Le prime donne entrate a far parte del consiglio superiore della magistratura sono state elette dal parlamento nel 1981. A differenza di quanto avvenuto tra i togati però dopo il 1998 in 2 occasioni il parlamento ha votato solo uomini per questo incarico: nel 2010 e nel 2018. Nel 2006 e nel 2014 invece si è registrato il dato più alto (25%) almeno fino all’attuale consiliatura, quando il parlamento ha eletto il 40% donne tra i componenti laici (4 su 10). Il dato può certamente essere letto alla luce delle nuove norme a tutela della parità di genere introdotte dalla legge. Queste tuttavia appaiono assolutamente blande. Infatti non solo si riferiscono solo alle candidature, ma inoltre richiamano solo a principi generali di ordine costituzionale, senza creare alcun obbligo. Non si può quindi escludere che in futuro il tema della parità di genere non torni a fare passi indietro.
Sono considerati i componenti laici del consiglio superiore della magistratura presenti alla prima seduta di ogni consiliatura. Si tratta dunque di quei componenti eletti dal parlamento. Non sono invece considerati né i componenti togati né quelli di diritto. Inoltre non sono considerate eventuali sostituzioni avvenute nel corso della consiliatura.
FONTE: openpolis
(consultati: mercoledì 8 Marzo 2023)