Le Marche sono la regione italiana con la quota maggiore di direttrici generali (66,67%). Al secondo posto il Lazio, unica altra regione in cui questa quota supera la metà (53,85%). In altre 6 regioni (Basilicata, Sardegna, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Piemonte) poi questo dato è compreso tra un 1/5 e 1/3. Ancora più bassa invece la quota di donne direttrici generali in Lombardia (17,14%), Campania (12,50%) e Sicilia (7,69%). Quanto alle altre regioni, ad oggi, nessuna donna risulta ricoprire questo incarico. Particolare però è il caso della Calabria dove ancora oggi tutte le Asl risultano commissariate, e non sono quindi in carica direttori generali, che siano questi uomini o donne.
Il direttore generale è l’organo monocratico di rappresentanza legale e di governo sia delle aziende sanitarie locali che delle aziende ospedaliere. In situazioni specifiche, in caso di assenza di un direttore generale, le regioni possono decidere di nominare un commissario straordinario o un direttore generale facente funzioni per il tempo strettamente necessario. Questi casi tuttavia non sono stati inclusi nell’analisi.
FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 17 Febbraio 2022)