Per molti anni né il parlamento né i magistrati hanno eletto alcuna donna tra i banchi del consiglio superiore della magistratura (Csm). È solo nel 1981 che per la prima volta due donne entrano nell’organo, entrambe elette dal parlamento. Nella consiliatura successiva sarà la volta della prima donna eletta dalla magistratura. Nelle due consiliature a seguire invece nessuna donna è stata eletta nell’organo, almeno in prima battuta. A partire dal 1998 poi si è sempre registrata una certa presenza femminile nel plenum, ma con proporzioni variabili negli anni. Fino allo scorso dicembre era stata la dodicesima consiliatura (2006-2010) quella con la presenza femminile più alta, 6 donne su 24 componenti (25%). Con la consiliatura attuale la proporzione è salita ancora, arrivando al 33,3%.
Sono considerati i componenti elettivi del consiglio superiore della magistratura presenti alla prima seduta di ogni consiliatura, distinti per genere. Non sono quindi considerati né i componenti di diritto (ovvero il presidente della repubblica, il primo presidente e il procuratore generale della corte di cassazione) né le sostituzioni avvenute nel corso della consiliatura.
FONTE: openpolis
(consultati: martedì 7 Marzo 2023)