Tra le grandi città italiane, Milano è quella in cui la vendita di beni e servizi contribuisce di più nel finanziamento del comune. Si parla infatti di un 9,22% sul totale delle entrate. Seguono Trieste (6,76%), Firenze (6,09%) e Verona (5,92%). Le amministrazioni in cui l’incidenza è marginale si trovano tutte al sud: Bari (3,26%), Messina (2,09%), Napoli (0,92%) e Palermo (0,69%).
I dati mostrano le entrate per cassa del titolo “Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni”. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Tra le città italiane con più di 200mila abitanti non sono disponibili i dati di Catania perché alla data di pubblicazione non risultano accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2020.
FONTE: openbilanci - consuntivi 2020
(ultimo aggiornamento: lunedì 22 Agosto 2022)