Sono 20 le leggi di iniziativa parlamentare entrate in vigore dall’inizio della legislatura. La maggior parte è costituita dal ratifiche di trattati internazionali (9). Ci sono poi 3 leggi con cui sono state istituite altrettante commissioni d’inchiesta parlamentare (femminicidio, mafia e illeciti ambientali) a cui se ne aggiungono altre 7 di natura ordinaria. C’è infine una legge di revisione costituzionale con cui è stato riconosciuto il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva. Mediamente queste leggi hanno impiegato circa 202 giorni per concludere l’iter. La proposta più veloce ha riguardato l’approvazione della ratifica dell’adesione italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi (97 giorni). Se si esclude la legge di riforma costituzionale che richiede 4 votazioni, la proposta più lenta è stata quella per l’introduzione del reato di omicidio nautico (308 giorni). In generale possiamo osservare che le leggi di iniziativa parlamentari riguardano ambiti non strategici e di basso peso politico. Da questo punto di vista le misure principali passano quasi sempre dai decreti legge del governo. Da notare che è stata approvata anche una proposta di legge di iniziativa della presidente del consiglio Giorgia Meloni in qualità di deputata. Si tratta della norma relativa all’equo compenso delle prestazioni professionali. Entrata in vigore nell’aprile scorso, per molto tempo è stata l’unica legge di iniziativa parlamentare che non riguardasse ratifiche di trattati o l’istituzione di commissioni parlamentari d’inchiesta.
Nella tabella è riportato esclusivamente il nome del primo firmatario della proposta di legge, così come risulta dalla banca dati del senato. In caso di proposte assorbite o approvate in testo unificato, come firmatario è stato indicato l’autore della proposta meno recente.
FONTE: elaborazione openpolis su dati parlamento
(ultimo aggiornamento: martedì 19 Dicembre 2023)