Sono ben 11 le organizzazioni titolari di misure del Pnrr che non sono guidate da un ministro o un sottosegretario diretta espressione di un partito politico. Tra queste 6 raggiungono e in molti casi superano ampiamente la quota del 40% prevista per il mezzogiorno. Le altre 5 invece si posizionano poco sotto.
Nel primo gruppo si trova il ministero dell’economia (100%), il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (48,2%), il ministero dell’interno (47%), il dipartimento per la trasformazione digitale (45,9%), il ministero dell’istruzione (44,3%) e il dipartimento per lo sport (40%).
Nel secondo invece il ministero della giustizia (39,8%), il ministero dell’Università (39,6%), il dipartimento della protezione civile (37,2%), l’Ufficio terremoti (38,8%) e infine il ministero della transizione ecologica (37%).
Il dipartimento per le politiche di coesione ha definito tra tutte le misure del Pnrr e del fondo complementare, quelle aventi risorse con una destinazione territoriale e di queste risorse ha individuato quelle indirizzate al sud del paese. Per la metodologia completa si rimanda alla relazione del Dipartipemnto per la coesione territoriale.
FONTE: elaborazione openpoliis su dai del dipartimento della coesione territoriale
(ultimo aggiornamento: giovedì 30 Giugno 2022)