Le perdite economiche in Ue per eventi climatici estremi

Le perdite economiche derivate da eventi ambientali pericolosi, dal 2002 al 2022, nei paesi dell’Unione europea

Nel 2022 sono stati circa 52,3 i miliardi di euro quantificati in Ue per queste perdite economiche, di cui il 78% è legato a fenomeni climatologici (40,9 miliardi). Il dato del 2022 è in leggero calo rispetto a quello del 2021, dove si attestava a 59,4 miliardi di euro. Quest’ultimo è il picco più alto registrato non solo negli ultimi 20 anni ma dall’inizio della serie storica (1980). Il valore di quell’anno è stato particolarmente alto per via dei danni legati al ciclo dell’acqua, pari al 77% (45,5 miliardi) delle perdite complessive.

Il dato rappresenta le perdite economiche derivate da eventi ambientali pericolosi. La pericolosità è definita dall’Ippc come un evento oppure una serie di eventi che possono causare perdite in termini di vite umane, feriti o altri impatti sulla salute ma anche danni e perdite a infrastrutture, proprietà private, risorse ambientali ed economiche, proprietà ed ecosistemi.

Sono divisi per tipo di evento:

  • eventi meteorologici legati a condizioni atmosferiche come le tempeste;
  • eventi idrologici connessi al ciclo dell’acqua, tra i quali rientrano per esempio le inondazioni;
  • eventi climatici più correlati alle temperature come le ondate di calore.

Il dato è espresso a prezzi costanti (2022). Sono compresi tutti i 27 paesi membri dell’Unione europea.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eea
(consultati: giovedì 19 Settembre 2024)

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