A inizio dicembre 2020 abbiamo visto come fossero ben 34 le aziende sanitarie o ospedaliere commissariate ma fortunatamente nel corso di questi mesi questo numero si è dimezzato. Delle 17 aziende al cui vertice siede attualmente un commissario straordinario, 16 erano già commissariate a inizio dicembre 2020. Tra queste, la metà sono le aziende calabresi e le rimanenti si dividono tra Sicilia (3), Sardegna (2) ed Emilia-Romagna (2). In Basilicata infine si trova l’una azienda che è stata commissariata nel corso di questi mesi.
Il direttore generale è l’organo monocratico di rappresentanza legale e di governo sia delle aziende sanitarie locali che delle aziende ospedaliere. Talvolta tuttavia il direttore generale può essere rimosso prima del tempo oppure può dimettersi per ragioni proprie. In questi casi norme nazionali o regionali stabiliscono la possibilità che al suo posto la regione nomini, in via temporanea, un commissario straordinario. In alternativa, in situazioni specifiche, le regioni possono decidere di nominare il direttore amministrativo o il direttore straordinario quale direttore generale facente funzioni (FF) per il tempo strettamente necessario.
Infine, come nel caso di un’azienda calabrese, strutture di questo tipo possono essere commissariate per decreto del ministro dell’interno a causa di infiltrazioni della criminalità organizzata.
FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 13 Luglio 2021)