Nel 2008 l’1,83% del pil dell’Unione finiva in ricerca e sviluppo, contro il 2,77% degli Usa, il 3,12% della Corea del sud e il 3,34% del Giappone. La Cina invece si trovava dietro al vecchio continente (1,44%). Da allora il dato europeo è cresciuto, fino a raggiungere il 2%. Ma questo aumento non è bastato a superare la quota di pil destinata all’innovazione negli altri paesi.
La spesa in ricerca e sviluppo è quantificata attraverso l’indicatore gerd (gross domestic expenditure on r&d). Include tutte le spese per attività svolte all’interno del paese, anche se finanziate dall’estero. Esclude i finanziamenti per ricerca e sviluppo erogati al di fuori dei confini nazionali.
FONTE: dati Eurostat elaborazione Agi-openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 21 Giugno 2019)