La crescita di tamponi e test segue una tendenza iniziata nei mesi scorsi. Nella rilevazione di luglio, meno del 5% delle somme bandite per l’emergenza riguardavano questo tipo di prodotti e servizi di analisi. Oggi la quota ha raggiunto quasi il 10% degli importi.
Dopo le mascherine, si tratta del secondo settore più coinvolto, seguito dalle infrastrutture e arredi scolastici (5,7%).
Il dato presenta l’andamento cumulato degli importi messi a bando per l’emergenza, rispetto alla tematica del lotto.
FONTE: openpolis, osservatorio bandi Covid
(ultimo aggiornamento: martedì 3 Novembre 2020)