I 5,6 abruzzesi su 100 che vivono nelle aree a maggior rischio non si distribuiscono in modo omogeneo sulla superficie regionale. Le aree interne, i territori, spesso montani, più distanti dai servizi essenziali, sono quelle in cui l’incidenza è maggiore. In questi comuni mediamente il 6,5% della popolazione abita in aree con elevata pericolosità da frana.
Dato che sale al 7% nei comuni periferici (distanti oltre 40 minuti dal polo di servizi più vicino) e addirittura al 10,2% in quelli ultraperiferici. Parliamo di aree ad almeno 67 minuti dai servizi. Tra queste possiamo citare comuni del chietino come Monteferrante (48,94%), Taranta Peligna (39,35%) e Roio del Sangro (30,1%).
La pericolosità da frana rappresenta la probabilità di occorrenza di un fenomeno potenzialmente distruttivo, di una determinata intensità in un dato periodo e in una data area. Il dato somma la popolazione che vive in aree a probabilità elevata (P3) e molto elevata (P4). La percentuale è calcolata sulla popolazione residente nel territorio.
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Ispra
(ultimo aggiornamento: martedì 8 Marzo 2022)