Nei grandi centri sono più frequenti le scuole vicine a fonti inquinanti o difficili da raggiungere

Classificazione del comune in base alla raggiungibilità degli edifici scolastici statali con mezzi alternativi e alla loro vicinanza a fonti di inquinamento atmosferico (a.s. 2022/23)

Dei quasi ottomila comuni presenti in Italia, al netto dei circa 1.200 senza edifici scolastici attivi, la maggior parte (5.324) ospita edifici scolastici più raggiungibili con mezzi pubblici e meno vicini a fonti inquinanti della media nazionale. Parliamo dei comuni in verde sulla mappa. Oltre mille si trovano in posizione intermedia. O perché gli edifici sono lontani da fonti inquinanti ma non sono ben collegati con i mezzi (1.087), o viceversa sono ben collegati ma si trovano in aree di inquinamento atmosferico (194).

Altri 65 comuni, una minoranza (indicata in rosso sulla mappa), si caratterizzano per entrambe le criticità. Ovvero meno scuole raggiungibili con mezzi alternativi all’auto e maggior vicinanza a fonti di inquinamento. Da notare che si tratta soprattutto delle città principali. I capoluoghi di provincia si trovano in questa condizione nel 7,3% dei casi; a fronte di una media inferiore all’1% tra i comuni non capoluogo. In modo analogo, la quota è pari al 6,6% nei comuni polo, le città baricentriche in termini di servizi.

Per ogni comune è stata calcolata:

  • la percentuale di edifici scolastici statali per cui è stata dichiarata dagli enti proprietari la raggiungibilità con mezzi alternativi a quello privato (trasporto pubblico urbano, interurbano, ferroviario etc.);
  • la percentuale di edifici scolastici statali per cui è dichiarata la vicinanza a fonti di inquinamento atmosferico. In quest’ultimo caso, per determinare univocamente il concetto di “prossimità” all’edificio scolastico, il ministero segnala nelle linee guida alla compilazione che, “generalmente, nei regolamenti comunali si considera ‘prossimo’ a un edificio, un elemento urbanistico che si trovi entro il raggio di 300 metri dall’edificio stesso”.

I comuni sono stati attribuiti a una delle 4 categorie in base al confronto tra la quota registrata nel comune e la media nazionale. Dati non disponibili per il Trentino Alto-Adige.

FONTE: elaborazione Openpolis - Con i Bambini su dati Mim
(pubblicati: martedì 12 Settembre 2023)

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