Nei territori con più minori stranieri, mancata partecipazione alla scuola d’infanzia e bassi apprendimenti vanno di pari passo

Confronto tra i divari nell'iscrizione alla scuola d'infanzia degli stranieri e competenze alfabetiche inadeguate, per provincia (2022)

Se si escludono le province dove l’incidenza di minori stranieri è residuale, contenuta al di sotto del 6%, emerge una relazione da non sottovalutare. I territori in cui l’incidenza dei minori stranieri nelle scuole d’infanzia è in linea con quella nella popolazione, sono in molti casi anche quelli in cui appare più contenuto il fenomeno degli apprendimenti inadeguati, e viceversa.

Ogni punto è una provincia o città metropolitana italiana. Il colore varia in base all’incidenza dei residenti stranieri nella fascia 3-5 anni.

Sull’asse verticale è rappresentata la quota di studenti di terza media che hanno conseguito un risultato insufficiente nelle competenze alfabetiche (spostandosi verso l’alto, aumenta la quota di alunni con risultati inadeguati).

Sull’asse orizzontale è indicato il divario tra la quota di minori stranieri nella fascia 3-5 anni e gli iscritti alla scuola dell’infanzia (spostandosi verso destra, questo gap aumenta: ovvero l’incidenza di bambini stranieri nella popolazione 3-5 anni è molto superiore a quella dei minori stranieri tra gli iscritti alla scuola dell’infanzia).

Per cui le province collocate in alto a destra sono quelle caratterizzate da divari nella partecipazione alla scuola dell’infanzia da parte degli stranieri e alta incidenza di apprendimenti scarsi in italiano. Viceversa, i territori in basso a sinistra si caratterizzano per pochi divari nella partecipazione degli stranieri alla scuola dell’infanzia e bassa incidenza di apprendimenti scarsi in italiano.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat, Mim e Invalsi
(consultati: mercoledì 22 Maggio 2024)

PROSSIMO POST