La pandemia ha comportato un vero e proprio crollo negli accessi ai musei, così come sulle altre attività culturali che richiedono la presenza fisica.
Prima dell’emergenza Covid, nel 2019, si era raggiunto il picco di visitatori. Le strutture censite dall’indagine Istat, sia pubbliche che private, in quell’anno avevano sfiorato i 130 milioni di ingressi. I soli musei statali nel biennio 2018-19 avevano totalizzato 55 milioni di visite.
Numeri crollati in conseguenza delle restrizioni seguite all’emergenza: nel 2020 visitatori sono stati circa 36 milioni (13 considerando solo le strutture statali). Nel 2021 si registra una prima inversione di tendenza.
Le riaperture parziali, unite al progressivo allentamento delle misure, hanno riportato il numero di visite sopra la soglia dei 48 milioni nel 2021. Oltre un terzo in più dell’anno precedente, anche se per adesso siamo molto lontani dai livelli pre-pandemici.
Per il 2020 sono stati considerati solo i musei e gli istituti similari – pubblici e privati – che nell’anno sono stati aperti o parzialmente aperti, anche con accesso fisico dell’utenza. Dati non disponibili per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2016.
Eventuali variazioni dei valori rispetto agli anni precedenti sono attribuibili, in parte, alla diversa composizione dell’universo osservato, a seguito di cessazioni, chiusure temporanee e aperture di nuove strutture, oltre che alla capacità progressivamente crescente di rilevazione del fenomeno.
Per visitatore, seguendo la metodologia adottata da Istat, si intende la persona che ha accesso a un museo o a un istituto museale per la fruizione dei beni e delle collezioni in esso esposte nonché di eventuali mostre e esposizioni temporanee in esso organizzate. Il numero di visitatori di un museo o istituto similare corrisponde al numero di ingressi effettuati per la visita di quel museo o istituto similare, e non al numero di persone fisiche che vi hanno avuto accesso (le quali vengono conteggiate per ogni visita effettuata), né al numero di biglietti emessi. In tal senso la stessa persona che abbia avuto accesso:
– a un museo o un istituto similare composto da più parti espositive che si configurano come parti integranti dello stesso istituto, si intende come un unico visitatore;
– a più musei o istituti similari appartenenti allo stesso circuito o sistema organizzato – eventualmente tramite un biglietto cumulativo o integrato – corrisponde a tanti visitatori quanti sono gli accessi effettuati in ciascun museo o istituto museale.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(pubblicati: mercoledì 21 Dicembre 2022)