In base alle elaborazioni servizio bilancio dello stato è possibile avere una stima dell’impatto che le richieste di scostamento presentate tra il marzo 2020 e il settembre 2022 hanno avuto in termini di indebitamento netto dello stato. Dato che la richiesta di scostamento può “spalmarsi” anche su più anni e che gli orizzonti temporali sono diversi, il grafico sottostante riporta l’andamento stimato dell’indebitamento netto complessivo con il relativo piano di rientro fino al 2034. Nel 2020, anno dell’esplosione della pandemia, l’indebitamento netto dovuto alle richieste di scostamento di bilancio ammontava 108,3 miliardi di euro. Tale numero va in progressiva diminuzione fino a toccare i 40,4 miliardi di euro nel 2034.
La costituzione italiana, a seguito di una modifica introdotta nel 2012, impone l’equilibrio di bilancio. Sostanzialmente cioè, ogni spesa aggiuntiva deve essere compensata da un’entrata che la sostenga. Tuttavia in casi eccezionali, come l’emergenza da Covid-19 o l’esplosione della guerra in Ucraina con i suoi effetti negativi anche in termini economici, è possibile aggirare questa regola. In questi casi è possibile ricorrere all’indebitamento al fine di compensare gli effetti dei cicli economici negativi. Si parla in questi casi di scostamento di bilancio.
FONTE: elaborazione openpolis su dati servizio bilancio dello stato
(consultati: venerdì 28 Aprile 2023)