L’incidenza varia profondamente tra le diverse aree del pianeta. Nell’Africa subsahariana la quota di minori che lavorano arriva al 23,9%: 86,6 milioni di bambini e ragazzi. In questa parte del mondo, dopo una contrazione tra 2008 e 2012 (anno in cui la stima del lavoro minorile era scesa dal 25,3% al 21,4%), si è assistito a una progressiva risalita: dal 22,4% nel 2016 al 23,9% attuale.
Non così nelle aree “Asia e pacifico” e “America latina e Caraibi”, dove da una quota pari al 10% o superiore del 2008 si è scesi al 6% attuale. Percentuali che comunque in termini assoluti significano 26,3 milioni di bambini lavoratori in Asia centrale e meridionale (5,5%), 24,3 milioni in Asia orientale e sud-orientale (6,2%) e 8,2 milioni in America latina e Caraibi (6%).
In confronto a questi dati, il fenomeno appare sicuramente più marginale nel mondo occidentale. Tuttavia sarebbe erroneo pensare che esso sia del tutto debellato in quest’area del pianeta. In Europa e nel Nord America lavora il 2,3% dei bambini e dei ragazzi, pari a 3,8 milioni di minori.
I dati qui esposti sono tratti dal rapporto del 2021 di Unicef e Oil sul lavoro minorile. La regione Oceania è assente per mancanza di dati statistici.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Unicef e Oil
(ultimo aggiornamento: giovedì 10 Giugno 2021)