Nel 2008, i centri più urbanizzati del paese avevano un livello di rischio inferiore rispetto alle altre aree, mentre nel 2018 hanno la più alta percentuale di persone a rischio povertà ed esclusione. Le aree rurali sono invece le uniche dove il livello di rischio è calato e nel 2018 presentano la quota più bassa (26,7%).
Il dato considera l’insieme di persone: a rischio povertà (guadagnano meno del 60% del reddito mediano nazionale), in condizioni di deprivazione materiale (non riescono a pagare affitto, riscaldamento), che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro (gli adulti lavorano meno del 20% del proprio tempo di lavoro potenziale).
FONTE: elaborazione agi - openpolis su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: venerdì 8 Novembre 2019)