Nelle commissioni l’accordo tra Fdi, Lega e Fi è indispensabile

Gli equilibri tra i gruppi di maggioranza nelle commissioni permanenti di camera e senato

In parlamento Fratelli d’Italia è il partito di maggioranza relativa e rappresenta quindi l’architrave della coalizione di centrodestra anche all’interno delle commissioni. Tuttavia i voti di Fdi da soli non bastano a far approvare i vari provvedimenti in discussione. È quindi indispensabile anche l’apporto di almeno una parte degli esponenti delle altre forze che sostengono il governo. Ciò dando per scontato che tutti i componenti siano presenti nel momento della votazione o siano sostituti, come spesso accade, da altri appartenenti allo stesso gruppo. Di conseguenza se, ipoteticamente, una di queste due forze di impuntasse su alcuni aspetti, escludendo la possibilità di “voti ribelli“, si rischierebbe di andare incontro ad impasse. Come accaduto, ad esempio, per la vicenda legata al canone Rai dove sono state necessarie lunghe trattative per arrivare a una soluzione. Detto che Fdi è il gruppo più presente in tutte le commissioni, possiamo osservare che alla camera la Lega è quasi sempre il secondo partito della commissione e Forza Italia il terzo. Fanno eccezione solo le commissioni difesa, finanze e politiche Ue dove i due gruppi hanno lo stesso numero di rappresentanti (4). Delle 14 commissioni permanenti presenti a Montecitorio ce ne sono 9 in cui sia il Carroccio che gli azzurri godono di questa sorta di potere di veto. In 3 casi invece solo è la Lega ad essere l’ago della bilancia. Si tratta delle commissioni affari costituzionali, trasporti e sociale. All’interno delle commissioni difesa e politiche Ue invece una defezione di Lega o Forza Italia non ostacolerebbe l’approvazione dei provvedimenti in discussione. Al senato la situazione è più cristallizzata ma se possibile ancora più complessa. In tutte le commissioni la Lega è rappresentata da 3 esponenti, Forza Italia da 2 e Noi moderati da 1. Fa eccezione la sola commissione finanze dove Lega e Fi hanno entrambe 2 esponenti. A palazzo Madama non ci sono commissioni in cui un’eventuale defezione di Lega o Forza Italia risulterebbe ininfluente ai fini dell’approvazione di un provvedimento. Anzi, all’interno dalla commissione finanze anche Noi moderati gode di questo potere di veto. Nelle commissioni bilancio e cultura e istruzione invece è indispensabile sia l’apporto della Lega che quello di Fi. In tutti gli altri casi invece è solo il Carroccio l’ago della bilancia.

I grafici mostrano il numero di parlamentari appartenenti ai 4 principali gruppi di maggioranza presenti nelle 14 commissioni permanenti della camera e nelle 10 del senato. La categoria “Altri gruppi” contiene sia le formazioni dell’opposizione sia il misto.

FONTE: elaborazione e dati Openpolis
(ultimo aggiornamento: lunedì 2 Dicembre 2024)

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