Nelle famiglie monogenitoriali, con più figli e con persona di riferimento operaio è alta l’incidenza della povertà assoluta

Percentuale di famiglie con figli in povertà assoluta rispetto alla situazione familiare (2023)

Al crescere del numero di figli minori, cresce anche la frequenza con cui il nucleo si trova in povertà assoluta. Nelle coppie con un figlio l’incidenza è del 6,6%, a fronte di una media di indigenza nelle famiglie con minori del 12,4%. La quota sale all’11,6% in presenza di 2 figli e al 18,8% con 3 o più figli. Tra le famiglie con un solo genitore la quota sfiora il 15%. Anche condizione professionale dei genitori incide enormemente sulla povertà minorile. Se la persona di riferimento svolge un lavoro da dirigente, quadro o impiegato, la povertà familiare dei nuclei con bambini e ragazzi è del 3,7%. Sale al 19,4% se è operaio e al 23,9% quando è in cerca di occupazione.

Una persona si trova in povertà assoluta quando vive in una famiglia che non può permettersi l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano, sono considerati essenziali per mantenere uno standard di vita minimamente accettabile. I dati presentati fanno riferimento alla nuova revisione metodologica sulla misurazione della povertà assoluta, avviata da Istat tra 2021 e 2023.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(pubblicati: giovedì 17 Ottobre 2024)

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