Complessivamente la Pa italia nel 2022 si è ulteriormente indebitata per oltre 60 miliardi a seguito dell’attuazione di misure volta a mitigare l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime.Tra queste si segnalano l’annullamento delle aliquote per l’elettricità e la diminuzione di quelle per il gas. I contributi straordinari per le imprese, sotto forma di credito d’imposta, come compensazione dei maggiori oneri per l’acquisto dell’energia. La riduzione delle accise e dell’Iva sui carburanti. È stato inoltre istituito un fondo a favore dei comuni con più di 500mila abitanti. Sono, inoltre, erogati contributi a fondo perduto alle imprese che hanno subito ripercussioni economiche negative derivanti dalla crisi internazionale indotta dal conflitto bellico in atto in Ucraina. Viene potenziato il fondo per gli importanti progetti comuni di interesse europeo (Ipcei) e sono rifinanziati i contratti di sviluppo.
Il grafico mostra come varia l’indebitamento netto della pubblica amministrazione nel 2022 a seguito dell’introduzione dei provvedimenti adottati dal governo per fronteggiare l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime. I dati qui contenuti sono generali e non fanno riferimento esclusivamente alle misure mirate a dare attuazione al Pnrr.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Nadef
(ultimo aggiornamento: martedì 11 Ottobre 2022)