Le motivazioni che spingono un governo a porre la questione di fiducia su un disegno di legge possono essere molteplici. Da un lato può esserci la volontà di evitare che deputati e senatori possano modificare in maniera sostanziale un provvedimento ritenuto particolarmente importante dall’esecutivo. Oppure può esserci la necessità di velocizzare i tempi dell’iter dell’approvazione. È il caso ad esempio dei decreti legge che devono essere convertiti dalle camere entro 60 giorni dalla loro pubblicazione in gazzetta ufficiale. Quando l’esecutivo arriva a porre la fiducia in entrambe le camere poi la limitazione delle prerogative dei parlamentari e massima e quando ciò accade in maniera eccessivamente frequente questo può rappresentare un elemento critico da monitorare. Da questo punto di vista l’attuale esecutivo fa registrare un numero particolarmente significativo di Ddl approvati facendo ricorso a un doppio di fiducia (21). Solo il governo Renzi fa registrare un dato lievemente superiore (22) anche se questo esecutivo è rimasto in carica molto più dell’attuale. Troviamo poi i governi Draghi (19) e Conte II (15). Da notare come questi ultimi due governi siano quelli che sono stati chiamati ad affrontare le fasi più complesse della pandemia ma facciano registrare un dato comunque inferiore rispetto all’attuale esecutivo avendo peraltro una durata abbastanza simile (anche se per entrambi inferiore). Tra i provvedimenti più recenti approvati attraverso una doppia fiducia troviamo i disegni di legge di conversione di 4 decreti legge particolarmente rilevanti. Si tratta del Dl Pnrr quater, del decreto superbonus, del Dl coesione, e del decreto agricoltura. Altri provvedimenti particolarmente rilevanti approvati attraverso un doppio ricorso alla fiducia sono la legge di bilancio per il 2023, il decreto aiuti quater, il decreto Caivano, il decreto sud, Dl immigrazione e sicurezza e il decreto milleproroghe 2024.
Il grafico mostra, per i governi delle ultime 3 legislature, il numero di disegni di legge approvati definitivamente a seguito di un voto di fiducia in entrambe le camere.
FONTE: elaborazione e dati openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 12 Luglio 2024)