Il senso delle pluricandidature può variare in modo significativo. In alcuni casi infatti si tratta del tentativo, da pare delle segreterie di partito, di rendere il più sicura possibile l’elezione di alcuni esponenti. In altri invece la volontà è quella di presentare nel maggior numero di collegi possibile un nome forte, in grado di attrarre un maggior numero di preferenze. Per quanto riguarda il centro-destra è Fratelli d’Italia a presentare la maggior parte delle pluricandidature. Per il centro-sinistra invece sono soprattutto Impegno civico e +Europa ad esprimere molte pluricandidature. Tra le liste non coalizzate, tra quelle considerate, è il Movimento 5 stelle a presentare meno pluricandidature, anche perché in questo caso non si stanno considerando coloro che sono candidati a un uninominale e a un unico plurinominale.
Sono considerate le liste appartenenti alle due coalizioni elettorali oltre che delle prime 4 liste per numero di candidature tra quelle non coalizzate. A coloro che sono candidati per un seggio uninominale all’interno di una coalizione ma che al contempo si candidano anche in uno o più collegi plurinominali è stata attribuita la lista elettorale corrispondente alla candidatura plurinominale. Per ciascuna lista è indicato il numero di esponenti candidati in 2 collegi plurinominali, oppure in 3, 4, 5 o 6 collegi plurinominale e/o uninominali. Sono considerate coalizzate nel centro-destra le liste: Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, ‘Forza Italia e Lega – Forza Italia – Fratelli d’Italia’ solo per la circoscrizione estero. Sono considerate coalizzate nel centro-sinistra le liste: Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa, Impegno civico, Campobase (solo nella provincia autonoma di Trento), ‘Vallée D’Aoste – Autonomie progrès fédéralisme’ (solo in Valle d’Aosta).
FONTE: elaborazione openpolis su dati ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: venerdì 16 Settembre 2022)