In base ai dati disponibili, i progetti che al 4 dicembre del 2023 ricevevano finanziamenti Pnrr e che al 18 aprile 2024 invece sono usciti da piano sono in totale 1.334 per un importo complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. Le motivazioni per cui questi progetti sono stati eliminati sono sostanzialmente 3. Il primo è la decisione del governo di definanziare in toto la misura. È il caso ad esempio dei progetti volti alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. Il secondo motivo sono le eventuali rinunce dei soggetti attuatori che avevano vinto i bandi pubblicati dai ministeri. Il terzo motivo è la presenza di errori talmente rilevanti da richiedere la chiusura di un progetto e l’apertura di uno nuovo (a termini di legge infatti, se il Cup associato a un progetto viene chiuso e l’iter riparte da capo con un Cup nuovo si deve comunque parlare di un progetto totalmente nuovo). Dato questo contesto, possiamo osservare che le misure e sottomisure del Pnrr di interesse per il Terzo settore per cui risultano progetti stralciati sono 22. Il maggior numero di progetti eliminati rientra in una delle due misure definanziate totalmente, ovvero la realizzazione delle infrastrutture sociali di comunità nell’ambito della strategia nazionale per le aree interne. Parliamo in questo caso di 803 progetti stralciati per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro. Al secondo posto troviamo invece la già citata misura sui beni confiscati. In questo caso i progetti che non rientrano più nell’ambito del Pnrr sono 254 per un importo totale di circa 300 milioni di euro. Ci sono poi 5 progetti eliminati nell’ambito dei Piani urbani integrati per un valore totale di circa 260 milioni mentre per quanto riguarda asili nido e scuole dell’infanzia gli interventi stralciati sono in totale 114 per un valore complessivo di circa 128 milioni di euro. A livello di singoli interventi, quelli dall’importo più significativo che non riceveranno più i fondi del Pnrr riguardano la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze (142,5 milioni) e la realizzazione del Bosco dello sport di Venezia (100,6 milioni). Entrambi i progetti erano stati contestati dalla Commissione europea poiché non il linea con gli obiettivi della misura (Piani urbani integrati). Un altro intervento dall’importo particolarmente significativo che non sarà realizzato con i fondi del Pnrr rientra nella misura della valorizzazione dei beni confiscati. In questo caso si prevedeva il recupero del palazzo Teti-Maffuccini nel comune di Santa Maria Capua Vetere in Campania. Il governo ha assicurato che tutti i progetti usciti dal perimetro del Pnrr saranno realizzati ugualmente con altri fondi. Non è chiaro tuttavia se effettivamente tutti gli interventi eliminati saranno portati a compimento. Ciò che è certo è che sarà più complesso monitorarne lo stato di avanzamento.
La tabella riporta la somma del valore dei fondi Pnrr assegnati ad ogni progetto per le diverse misure. Non si tiene conto in questo caso di eventuali fonti di finanziamento aggiuntive. A causa di un errore dei dati 7 progetti risultano con importo Pnrr pari a 0€. Si tratta dei progetti con Cup: J45F22000400002, F72H22000010002, I51B22000730009, F75B22000020002, H15F21000630001, F72H22000020002, F81C22002550006. In questo caso si è scelto di conteggiare l’importo totale dell’intervento.
FONTE: elaborazione openpolis – Forum Nazionale del Terzo Settore su dati Italia domani.
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Aprile 2024)