Complessivamente le riforme del Pnrr che hanno già visto l’avvio del loro iter tra il 2021 e il 2023 sono 63 a cui si aggiunge un investimento, Transizione 4.0, che però necessitava di alcuni passaggi legislativi per la sua applicazione. Tra queste, 30 (il 47,6%) sono già state completate anche se 8 in ritardo rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma del piano. Altre 25 risultano invece ancora in corso in base alle informazioni disponibili. Infine 9 durante il loro iter hanno incontrato alcuni elementi di difficoltà che le fanno risultare in ritardo rispetto alla tabella di marcia.
Complessivamente, le scadenze a cui adempiere per quanto riguarda le riforme nel periodo compreso tra il 2021 e la fine del 2023 sono 89. Oltre l’80% di queste sono già state portate a conclusione (73, di cui 5 in ritardo). Mentre 9 sono le scadenze che rimangono da adempiere a cui se ne aggiungono 7 che risultano essere in ritardo dai semestri precedenti.
L’area tematica più toccata da questi adempimenti è quella legata alla pubblica amministrazione con 18 scadenze programmate, di cui 5 ancora da completare. Seguono la transizione ecologica (17 scadenze di cui 2 in ritardo) e scuola, università e ricerca (11 scadenze di cui 2 da completare).
Il grafico mostra il numero di scadenze legate alle riforme programmate nel periodo compreso tra l’avvio del Pnrr nel 2021 e la fine del 2023, suddivise in base al macro tema di riferimento. Per il dettaglio sullo stato di avanzamento di ogni singola misura si veda il portale OpenPNRR.
FONTE: elaborazione openpolis su dati OpenPNRR, governo e parlamento
(ultimo aggiornamento: martedì 8 Agosto 2023)
