Per quanto riguarda le interrogazioni a risposta scritta, i dati del governo Meloni risultano essere lievemente superiori rispetto a quelli dei loro predecessori. Nel suo complesso infatti l’attuale esecutivo fa registrare un tasso di risposta del 19,1%. Un valore comunque molto basso ma che è comunque il più alto rispetto ai governi delle ultime legislature. Al secondo posto infatti troviamo il governo Renzi con il 18% e al terzo il Conte II con il 17,1%. Scomponendo il dato fra i vari ministri però si notano alcuni elementi molto rilevanti. Il primo è che solo un ministero presenta un tasso di mancate risposte inferiore al 50%. Si tratta di quello della giustizia guidato da Carlo Nordio (23,98%). Il secondo esponente del governo con il tasso più basso è il vice presidente del consiglio e ministro degli esteri Antonio Tajani (50%). Ci sono invece ben 8 ministeri che non hanno risposto a nemmeno una interrogazione. Tra questi anche 3 tra i più rilevanti: il ministero dell’economia guidato da Giancarlo Giorgetti, quello delle infrastrutture con a capo Matteo Salvini e quello della salute guidato da Orazio Schillaci. A questi si aggiungono altri 5 ministri che hanno un tasso di mancate risposte superiore al 90%.
Nel grafico non sono rappresentati il ministero per i rapporti con il parlamento e la ministra per le riforme perché a loro non è stata sottoposta nessuna interrogazione scritta.
FONTE: elaborazione openpolis su dati camera
(ultimo aggiornamento: giovedì 31 Agosto 2023)