Sugli abbandoni scolastici l’Italia ha fatto progressi consistenti a partire dagli anni 2000. Nel 2004 il 23,1% dei giovani di età compresa tra 18 e 24 anni aveva lasciato la scuola prima di ottenere il diploma o una qualifica professionale di almeno 2 anni. Ridurre questa quota, portandola al di sotto del 10% nell’intera Ue, è anche uno degli obiettivi dell’agenda Europa 2020. L’Italia ha raggiunto dal 2014 il proprio obiettivo nazionale (16%). Nell’ultimo triennio il trend discendente però sembra essersi interrotto. I primi dati relativi al 2018 indicano una percentuale di uscite precoci pari al 14,5% quasi un punto al di sopra del 13,8%, il minimo storico raggiunto nel 2016.
Per misurare gli abbandoni scolastici, la scelta metodologica adottata a livello europeo è utilizzare come indicatore indiretto la percentuale di giovani tra 18 e 24 anni che hanno solo la licenza media. Tra questi viene incluso anche chi ha conseguito una qualifica professionale regionale di primo livello con durata inferiore ai due anni.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Istat Sdg 2019
(ultimo aggiornamento: mercoledì 17 Aprile 2019)