La quota di edifici scolastici accessibili è fortemente differenziata sul territorio nazionale. Sfiora il 75% in Valle d’Aosta ed è poco inferiore al 60% nelle province di Bergamo, Ascoli Piceno, Pordenone e Cremona. In altre aree del paese, la situazione appare ancora meno paritaria per bambini e ragazzi disabili. La quota di edifici accessibili infatti non arriva al 30% nei territori di Siena, Salerno, Livorno, Napoli, Verbano-Cusio-Ossola, Imperia, Vibo Valentia, Genova e Belluno. In queste ultime due realtà la quota si attesta rispettivamente al 21,9% e 20,7%.
Sono classificate come accessibili dal punto di vista fisico-strutturale soltanto le scuole che possiedono tutte le caratteristiche a norma (ascensori, bagni, porte, scale) e che dispongono, nel caso sia necessario, di rampe esterne e/o servoscala. I dati riguardano l’insieme delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat (BesT)
(pubblicati: lunedì 1 Luglio 2024)