Se si considerano i 20 comuni abruzzesi con l’indice di vecchiaia più elevato emerge come siano tutti collocati in area interna. Sette sono intermedi, distanti almeno 28 minuti dalla città polo in termini di servizi più vicina. Altri 9 sono periferici, ovvero servono oltre 40 minuti per raggiungere il polo più vicino. I 4 restanti sono addirittura ultraperiferici: significa impiegare almeno 67 minuti per arrivare al comune baricentrico in termini di servizi sanitari, scolastici e ferroviari. Una perifericità strettamente connessa con l’orografia di questi territori. In 19 casi su 20, i comuni con l’indice di vecchiaia più elevato sono anche classificabili come montagna interna.
L’indice di vecchiaia è calcolato come rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni. In altri termini, misura il numero di anziani presenti nella popolazione ogni 100 giovani. Più è alto il valore, più quella popolazione è anziana.
FONTE: elaborazione Abruzzo openpolis su dati Istat (statistiche sperimentali)
(pubblicati: venerdì 8 Marzo 2024)