La situazione è diversa al centro, dove oltre la metà degli enti (52%) registra una spesa storica superiore a quella standard per i servizi di istruzione. Lo stesso vale per i comuni del nord-est (51%) e, in misura minore, per quelli del nord-ovest (45%). Tale condizione, che potrebbe a prima vista far pensare a uno spreco di risorse, in realtà può essere il frutto di una scelta amministrativa compiuta in favore della funzione di istruzione per offrire maggiori servizi ai suoi cittadini, rispetto allo standard stabilito.
La spesa standard del singolo ente corrisponde all’ammontare di spesa corrente ottenuto moltiplicando la spesa storica corrente complessiva di tutti gli enti per il coefficiente di riparto del fabbisogno standard del singolo ente.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Sose
(ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021)