Anche tra le attività di servizio e commerciali si registrano circa il 50% dei superamenti. Seguono con quote minori le attività produttive e le infrastrutture aeroportuali, che presentano comunque più del 30% di superamenti. E al di sotto di questa percentuale, invece, le attività temporanee e le infrastrutture ferroviarie.
Per contenere l’inquinamento acustico, la normativa nazionale sul rumore ha definito, per le diverse tipologie di sorgenti, i valori limite di rumore prodotto da non superare.
FONTE: elaborazione openpolis su dati Ispra e Arpa/Appa
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2018)