Considerando la situazione a livello di aree interne, l’incidenza di comuni con metà o più di lavoratori che possiede almeno il diploma scende mano a mano che ci si allontana dai poli. Se nei comuni polo tutti i comuni rientrano in questa casistica, non si può dire lo stesso per le altre aree. La quota di lavoratori nei comuni in cui almeno il 50% ha diploma o laurea scende nelle zone cintura a 91,8%. Una dinamica che si accentua sempre di più con un’incidenza dell’88,8% nei territori intermedi, dell’88,3% in quelli periferici e 75,0% in quelli ultraperiferici. Rispetto all’incidenza di comuni con almeno metà del personale laureato, le aree intermedie riportano il valore maggiore (24,7%), seguite dai periferici (18,2%), le zone cintura (17,3%) e quelle ultraperiferiche (11,1%). Nei comuni polo invece nessuno riporta un’incidenza di laureati superiore al 50%.
Il dato rappresenta i comuni con almeno la metà del personale che possiede almeno il diploma di scuola media superiore e la laurea. Si considerano assunzioni a tempo indeterminato (compresi i dirigenti) e anche alcune particolari figure professionali che hanno rapporti di lavoro non a tempo indeterminato, come i supplenti della scuola e degli istituti di alta formazione artistica e musicale, che non rientrano nelle categorie contrattuali del pubblico impiego (ad esempio, direttori generali e contrattisti).
FONTE: elaborazione openpolis su dati Istat
(consultati: lunedì 11 Settembre 2023)