Quando viene posta la questione di fiducia, il governo lega il proprio destino all’esito del voto sul testo. Decadono gli emendamenti e si procede direttamente al voto, con il triplice obiettivo di accelerare i tempi, evitare modifiche indesiderate e compattare la propria maggioranza. Essendo un dispositivo che comprime la possibilità della camera di modificare i testi, dovrebbe essere utilizzato con parsimonia. Invece è diventato uno strumento ordinario delle dinamiche parlamentari, utilizzato da tutti gli ultimi governi senza particolari eccezioni.
Per ogni esecutivo viene mostrato il rapporto tra questioni di fiducia poste e mesi di governo.
FONTE: elaborazione openpolis su dati camera
(ultimo aggiornamento: mercoledì 9 Settembre 2020)