Tutti i paesi Ue hanno presentato una richiesta di modifica del Pnrr

Le fonti giuridiche alla base delle proposte di modifica dei piani nazionali di ripresa e resilienza

Secondo la relazione del governo per il parlamento, tutti gli stati membri hanno presentato una proposta di revisione dei rispettivi piani, modificandone sia le misure che la dotazione finanziaria. Per quanto riguarda l’Italia, le basi giuridiche con cui sono state giustificate le richieste di modifica sono 3: introduzione del RepowerEu, circostanze oggettive e richiesta di ulteriori sovvenzioni. Sono altri 9 i paesi che hanno fatto ricorso a 3 distinte giustificazioni. In 8 casi invece, tra cui la Spagna, è stato fatto riferimento a tutte le fattispecie possibili. Nel complesso, le proposte di modifica sono state motivate nell’85% dei casi dalla presenza di sopravvenute circostanze oggettive che hanno reso impossibile raggiungere determinati obiettivi. Nell’81% dei casi invece si è trattato dell’introduzione del capitolo del RepowerEu, nel 70% dell’aggiornamento del contributo finanziario massimo a fondo perduto. Le modifiche generate dalla richiesta di prestiti aggiunti rappresentano infine il 37% dei casi.

Sono quattro le motivazioni possibili per richiedere una modifica del Pnrr:

  • revisione delle misure in virtù della richiesta di una quantità maggiore di prestiti (un’eventualità esclusa per il nostro paese che ha scelto fin dall’inizio di attingere a tutti i fondi in prestito che poteva richiedere);
  • revisione delle misure a seguito dell’aggiornamento del contributo finanziario massimo a fondo perduto;
  • sopravvenute circostanze oggettive, adeguatamente documentate;
  • inserimento delle misure rientranti nell’ambito del RepoweEu.

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FONTE: elaborazione openpolis – Forum Nazionale del Terzo Settore su dati presidenza del consiglio dei ministri
(ultimo aggiornamento: domenica 31 Dicembre 2023)

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