Openparlamento, il monitoraggio dell’attività delle camere e del governo Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Visita il nuovo Openparlamento.

43,4%

le conversioni di decreti rispetto al totale delle leggi approvate. Negli ultimi anni abbiamo assistito, numeri alla mano, ad un crescente protagonismo degli esecutivi anche per quanto riguarda la produzione normativa. Una dinamica che si conferma anche nella legislatura attuale. Infatti il 70,8% delle leggi approvati finora è di iniziativa del governo Meloni. Su questo dato pesa molto il sempre più frequente ricorso fatto ai decreti legge. Sono 46 infatti le leggi di conversione di decreti approvate dall’inizio della legislatura. Il dato del governo Meloni è il secondo più elevato, superato da quello del governo Letta (58,3%). Vedi i dati su openparlamento.

49

le questioni di fiducia poste dal governo Meloni. Un altro indicatore del protagonismo del governo è l’eccessivo ricorso ai voti di fiducia. Analizzando le questioni poste in media al mese dagli ultimi 9 esecutivi, quello di Meloni riporta il secondo valore più alto (2,83). Al primo posto troviamo il governo Monti (2,89), al terzo Draghi (2,68). Vedi i dati su openparlamento.

36,04%

la “forza” di Fratelli d’Italia. L’indice di forza è una delle novità che abbiamo introdotto in Openparlamento. Consente di capire quali sono i gruppi parlamentari e i partiti i cui esponenti ricoprono più incarichi tra governo e parlamento e che hanno quindi maggior peso nel processo decisionale. La seconda formazione politica più consistente è la Lega (20,1%), la terza Forza Italia (14,9%). Segue il Partito democratico (8,1%). Vedi i dati su Openparlamento. 

27,94%

la “forza” delle donne al governo e in parlamento. Tra camere ed esecutivo, la rappresentanza femminile totale si ferma al 33,5%. Un dato basso ma che scende ulteriormente se si considera l’indice di forza. Considerando l’apporto femminile alla forza di ciascuna formazione politica, il valore più basso è riportato dalla Lega (16,5%). Seguono Autonomie (22,97%) e Forza Italia (27,11%). Vedi i dati su Openparlamento. 

122

i parlamentari con un indice di affidabilità inferiore al 50%. La coalizione di governo ha bisogno di poter contare sulla maggioranza in parlamento. Per questo è interessante valutare l’indice di affidabilità che tiene conto della presenza in aula e del voto espresso. Nell’attuale legislatura, la stragrande maggioranza dei deputati e dei senatori ha un valore compreso tra il 75% e il 100% ma non sono pochi coloro che fanno registrare un dato inferiore al 50%. Vedi i dati su Openparlamento. 

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