Definizione
La banca centrale europea (Bce) ha sede a Francoforte ed è una delle 7 istituzioni ufficiali dell’Unione europea. È responsabile della politica monetaria per l’area dell’euro, ovvero di quei paesi membri dell’Unione europea che hanno adottato la moneta unica. Rappresenta il centro del sistema europeo delle banche centrali (Sebc) e dell’eurosistema.
Il Sebc è l’organo che riunisce tutte le banche centrali dei paesi membri, che abbiano adottato o meno la moneta unica. L’eurosistema invece riunisce le banche centrali di quei paesi che hanno adottato l’euro (art. 282 Tfue).
Statuto della Bce e del Sebc.
Il principale obiettivo del Sebc è la stabilità dei prezzi ma ha anche un ruolo nel sostegno alle politiche economiche dell’Unione (art. 127 Tfue). Tra i suoi compiti rientrano:
- definire e attuare la politica monetaria dell’Unione;
- svolgere le operazioni sui cambi con valute diverse in linea con le disposizioni del Tfue;
- detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli stati membri;
- promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.
Spetta alla Bce assicurare che i compiti attribuiti al Sebc siano portati a termine o attraverso strumenti propri o delle banche centrali nazionali.
Inoltre la Bce deve essere consultata in merito a qualsiasi proposta di atto che rientra nelle sue competenze e può formulare pareri rivolti a organi dell’Ue o degli stati membri.
Gli organi decisionali della Bce sono il consiglio direttivo e il comitato esecutivo. Il consiglio direttivo comprende i componenti del comitato esecutivo più i governatori delle banche centrali degli stati la cui moneta è l’euro. In seguito all’allargamento dell’area euro tuttavia è stato adottato un sistema per cui il diritto di voto dei governatori nazionali è disciplinato da una rotazione mensile. Tramite questa rotazione i 5 governatori dei paesi con economie più grandi (Germania, Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi) si dividono 4 voti. Gli altri 15 paesi invece si dividono 11 voti. È il consiglio direttivo l’organo che ha il compito di formulare la politica monetaria dell’Unione, stabilendo gli obiettivi monetari intermedi, i tassi di interesse e l’offerta di riserve nel Sebc.
L’organo deputato all’attuazione della politica monetaria comune è invece il comitato esecutivo. Questo comprende il presidente della Bce, il vicepresidente e altri 4 membri. Sono tutti nominati dal consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata. In questo processo il parlamento ha solo un ruolo consultivo, che d’altronde è attribuito anche al consiglio direttivo. Il loro mandato dura 8 anni e non è rinnovabile. Nel caso di cessazione anticipata di un componente il sostituto viene nominato con la stessa procedura.
Dati
La banca centrale europea è stata istituita il primo giugno del 1998, in vista dell’introduzione dell’euro. Il primo gennaio 1999 infatti la moneta unica è entrata in funzione in 11 paesi Ue, anche se solo come moneta di conto virtuale. La sua introduzione come moneta circolante invece è iniziata nel 2002.
Nel frattempo anche la Grecia (2001) si era unita ai paesi dell’area euro, mentre negli anni successivi si sono aggiunti altri 7 paesi. Nel 2023 infine si è aggiunta anche la Croazia, diventando il 20° paese ad adottare la moneta unica.
L’allargamento dell’area euro
La cronologia dell’adozione della moneta unica da parte degli stati membri dell’Unione europea
FONTE: elaborazione openpolis su dati banca centrale europea
(ultimo aggiornamento: giovedì 12 Ottobre 2023)
Tutti i paesi che aderiscono all’Unione sono tenuti ad adottare l’euro come moneta nazionale. Tuttavia per accedervi devono rispettare una serie di parametri previsti dal trattato di Maastricht.
Una regola che attualmente vale per tutti gli stati membri dell’Ue ad eccezione della Danimarca. Questo paese infatti, assieme al Regno Unito (che dopo la Brexit non fa più parte dell’Ue), aveva negoziato una deroga (opt-out) che la esentava dall’obbligo di introdurre l’euro.
Ciononostante sono diversi i paesi che, pur essendo entrati nell’Ue da diversi anni, non hanno ancora adottato l’euro. Infatti mentre la Croazia è entrata nella moneta unica quest’anno, pur essendo un paese membro Ue solo dal 2013, lo stesso non hanno fatto Bulgaria e Romania che pure sono paesi Ue dal 2007. Ancora più tempo è trascorso dal 2004 quando sono diventati paesi Ue Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Ma il caso in assoluto più eclatante è quello della Svezia che è parte dalla famiglia europea da 28 anni (1995) ma ancora non ha adottato la moneta unica.
Analisi
Una delle caratteristiche che distinguono la banca centrale europea dalle altre banche centrali riguarda la decisione, espressa nei trattati, di attribuirgli come compito principale la stabilità dei prezzi vietando al contempo che questa adotti politiche di svalutazione monetaria. Creare una moneta stabile infatti era considerato il presupposto necessario per favorire il commercio tra gli stati membri e compiere il passaggio dal mercato comune al mercato unico europeo. Sempre a questo scopo inoltre la sua struttura è stata definita per garantire massimi livelli di indipendenza dal potere politico.
La Banca centrale europea a dieci anni dal Trattato di Lisbona
Un’altra caratteristica distingue però la politica monetaria europea. Ovvero l’assenza, al suo fianco, di un soggetto politico europeo con cui coordinare le politiche economiche e di spesa. Una carenza questa che, pur evidente fin dagli esordi, è emersa in tutta la sua criticità quando l’Unione e i suoi stati membri si sono dovuti confrontare con le crisi economiche iniziate nello scorso decennio.
Ed è proprio in quella fase in effetti che la Bce ha iniziato a intervenire a sostegno delle economie nazionali, anche tramite strumenti non previsti o, secondo alcuni, addirittura vietati dai trattati.
Come enunciato chiaramente dall’allora governatore della Bce Mario Draghi, la legittimità di queste operazioni deve essere rintracciata nella necessità di preservare la moneta unica.
Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough.
In anni più recenti le dichiarazioni di Christine Lagarde, che è succeduta a Draghi come governatrice della banca centrale europea, sono andate in senso opposto, anche se poi non hanno avuto piena attuazione nelle politiche dell’istituto di Francoforte.
We are not here to close spreads. This is not the function or the mission of the ECB.
In ogni caso oggi l’Unione si trova di fronte a sfide nuove, con un’economia caratterizzata per la prima volta da alti tassi di inflazione. Le decisioni che assumerà la Bce saranno dunque fondamentali per lo sviluppo economico del continente, in un contesto in cui l’Ue non ha fatto alcun progresso per quanto riguarda un’effettiva unione politica ed economica.