Definizione
Il piano per gli investimenti esterni dell’Unione Europea (Pie, External Investment Plan – Eip) è stato lanciato a settembre 2017, su iniziativa del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, per stimolare gli investimenti privati in Africa e nei paesi del vicinato. Lo strumento finanziario dell’Eip è il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (European Fund for Sustainable Development, Efsd). L’idea è finanziare il rischio delle imprese che investono nei paesi dove altrimenti non andrebbero, in cambio del rispetto di linee guida etiche. Le azioni con cui l’Eip sostiene i suoi partner sono: assistenza finanziaria, assistenza tecnica e il dialogo politico per la creazione di un “ambiente favorevole agli investimenti”.
Dati
Per il triennio 2018-2020, all’Efsd sono stati trasferiti 4,1 miliardi, provenienti dal Fondo europeo di sviluppo, dal Fondo per il vicinato e dal Fondo di investimento per l’Africa. Attraverso un effetto leva è stato stimato che questa cifra sia in grado di mobilitare un totale di 44 miliardi di euro. Dei 4,1 miliardi di euro gestiti dall’Efsd 2,6 sono destinati a operazioni di “blending”, ovvero una miscela di sostegno finanziario europeo, prestiti pubblici e privati utilizzata per la realizzazione di infrastrutture. I restanti 1,5 sono andati al fondo di garanzia dell’Efsd che assicurerà parte del rischio d’impresa attraverso due piattaforme regionali di investimento per l’Africa e i paesi del vicinato.
Il 10 luglio 2018 l’UE ha stanziato 800 milioni di euro dal fondo di garanzia dell’Efsd. La Commissione ha stimato che questo mobiliterà 8-9 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati. Le garanzie copriranno le operazioni in diversi settori: finanziamento per le piccole imprese; città sostenibili; energia sostenibile e connettività; accesso a Internet e ai servizi digitali.
L’Eip è aperto anche a contributi di altri donatori, come gli Stati membri dell’UE, i paesi terzi e fondazioni filantropiche. In tale ottica, l’Ue ha inoltre accolto con favore il primo importante contributo della Fondazione Bill & Melinda Gates, pari a circa 53 milioni di euro (62 milioni di dollari).
Analisi
Ancora non ci sono studi sugli effetti dell’Eip. Tuttavia le organizzazioni della società civile hanno evidenziato tre aspetti critici:
- L’uso delle risorse della cooperazione allo sviluppo per favorire gli investimenti privati rischia di sfavorire i paesi meno avanzati, dove si concentra la maggior parte delle persone sotto la soglia di povertà (il 50% contro il 12% negli altri paesi in via di sviluppo). Le aziende private infatti preferiscono investire in paesi nelle economie in via di sviluppo più stabili e ricche.
- L’Eip favorisce la presenza di multinazionali nei paesi in via di sviluppo senza garantire che esse rispettino gli standard di diritti umani e ambientali. Finanziare gli investimenti delle aziende private senza intervenire regolamentando il loro operato può tradursi in un peggioramento della condizione dei diritti umani.
- L’Eip potrebbe creare nuovi debiti nei paesi in via di sviluppo rendendo la situazione del debito non sostenibile.