Che cos’è l’indice Lai

Indica l’estensione della superficie di fogliame esposta alla luce e capace quindi di produrre ossigeno e assorbire anidride carbonica. Un parametro centrale per misurare la potenzialità di riduzione dell’inquinamento.

Definizione

Con l’acronimo Lai (dall’inglese Leaf area index) si intende l’indice di area fogliare. Si tratta di un parametro biometrico usato per misurare la copertura forestale e, nello specifico, l’estensione della superficie di un solo lato delle foglie, quello rivolto verso il sole. L’estensione del fogliame viene misurata in mq di superficie fogliare su mq di suolo, ovvero come rapporto tra la superficie delle foglie stesse e la sua proiezione sul territorio.

L’area fogliare indica la capacità dell’area verde di contrastare l’inquinamento.

Si tratta di un parametro particolarmente utile perché nell’anatomia della pianta il ruolo di maggiore interesse ecologico e ambientale è svolto dalla chioma – responsabile, grazie alla fotosintesi, della produzione di ossigeno e dell’assorbimento di Co2. L’indice di area fogliare segnala quindi l’attuale potenzialità di assorbimento dell’anidride carbonica da parte della vegetazione di una zona e, di conseguenza, il suo contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Infatti, il Lai rientra tra le cosiddette “essential climate variables” (Ecv), ovvero le variabili che secondo l’organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni unite apportano il maggiore contributo alla caratterizzazione delle condizioni climatiche della Terra.

An ECV is a physical, chemical or biological variable or a group of linked variables that critically contributes to the characterization of Earth’ s climate.

Il valore del Lai in una certa zona non è costante: varia a seconda di numerosi fattori. In primis in base alla tipologia di albero. Risulta infatti inferiore nel caso delle piante aghifoglie, che presentano una chioma meno estesa per via della caratteristica forma ad ago delle loro foglie, mentre è più elevato nelle latifoglie, caratterizzate da foglie più larghe. Ma dipende anche dalla fase di vita e sviluppo in cui si trova la pianta (una pianta giovane ha una chioma ridotta rispetto a un esemplare adulto), nonché dal clima e dalla stagione durante cui avviene la rilevazione.

Dati

In Europa, la misurazione del Lai è effettuata dall’agenzia per il clima Copernicus e avviene tramite telerilevamento. Sulla base dei dati offerti dal programma, il centro interuniversitario “biodiversità, servizi ecosistemici e sostenibilità” (Cirbises) ha realizzato per l’Italia le cosiddette Carte di Lai, che monitorano la copertura fogliare delle città metropolitane del nostro paese.

È indicato il valore medio rilevato in estate e in inverno. I dati invernali sono riferiti al mese di febbraio 2021 e quelli estivi al mese di luglio 2021, e riguardano le città con più di 200mila abitanti.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Mite
(ultimo aggiornamento: martedì 12 Aprile 2022)

Le città del nord sono caratterizzate da un maggiore scarto nel valore del Lai tra estate e inverno e in generale da valori molto elevati di Lai estivo.

Genova in particolare è la prima città italiana per Lai estivo (con un valore pari a circa 4,5), seguita da altre città settentrionali: Torino (3,4), Firenze (3,2) e Milano (3). Mentre il Lai invernale risulta più elevato nelle città del sud e delle isole. Prima tra tutte Cagliari (2,1), seguita da Reggio Calabria (1,7) e dalle due città siciliane di Palermo e Messina, entrambe con un valore compreso tra 1,4 e 1,5.

4,47 mq di superficie fogliare/mq di suolo nella città metropolitana di Genova (2021).

Sono solo 4 le città metropolitane in cui il Lai invernale supera quello estivo. Si tratta di Cagliari, Catania, Palermo e Bari, tutte situate a meridione. A motivare questi livelli elevati di estensione fogliare in inverno, sia in senso assoluto che relativamente ai valori estivi, ci sono alcune differenze nella tipologia di clima. Lo stress idrico tipicamente estivo ad esempio determina un impoverimento della vegetazione e una riduzione del fogliame nelle zone più calde.

Generalmente il Lai risulta invece più elevato in estate. Questo dipende dalla larga diffusione in Italia delle piante caducifoglie (ad esempio il larice e il faggio). Nelle zone temperate queste piante perdono infatti il fogliame durante il periodo più freddo della stagione invernale.

Analisi

L'indice di area fogliare è un parametro molto importante da un punto di vista descrittivo, per la sua capacità di rendere conto di un aspetto qualitativo fondamentale, ovvero il rapporto tra l'estensione del verde e il tasso fotosintetico della pianta stessa.

In questo senso, oltre a essere utile nelle analisi, può ricoprire un ruolo fondamentale nella definizione delle politiche ambientali. Soprattutto all'interno di contesti urbani, dove il traffico veicolare e il conseguente elevato tasso di inquinamento atmosferico beneficerebbero di una pianificazione del verde più sofisticata.

L'indice di area fogliare andrebbe però rapportato ad altri parametri.

A questo scopo è importante analizzare il Lai anche in rapporto ad altri parametri. In particolare alla copertura arborea (un Lai molto elevato può infatti perdere di valore laddove la quota di terreno boscoso o agricolo sia molto ridotta). Ma anche, al contrario, la quota di terreno consumato. Con terreno consumato si intende quella parte di suolo naturale che è resa artificiale - in particolare attraverso l'asfaltatura e la cementificazione. Al pari della copertura arborea, questo parametro indica il grado di inquinamento di un'area.

Insieme, Lai, copertura arborea e quota di terreno consumato possono servire a elaborare apposite mappature. Oltre che a pianificare gli spazi pubblici urbani per garantire una migliore qualità dell'aria.

PROSSIMO POST