Come avviene la ratifica dei trattati internazionali

Definizione

I trattati sono fonti del diritto internazionale con cui due o più stati, o altri soggetti internazionali, decidono di disciplinare i propri rapporti in una qualsiasi materia, anche già regolata. Possono essere denominati anche il altro modo: accordi, convenzioni, patti o statuti.

I trattati possono concludersi secondo una procedura “semplificata”, per cui è sufficiente la firma da parte dei plenipotenziari, o tramite la procedura “solenne”, per cui successivamente alla firma è necessaria la fase di ratifica da parte dei contraenti.

Tramite la ratifica uno stato manifesta la volontà di far parte di un trattato, accettando diritti e doveri che esso comporta.

Nel nostro paese, secondo quanto previsto dall’articolo 87 comma 8 della costituzione, è il presidente della Repubblica a ratificare i trattati.

Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi.

Tuttavia ad autorizzare la ratifica sono, per alcune materie, le camere, tramite legge ordinaria.

Per le leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali è necessario seguire la procedura normale di approvazione diretta da parte del parlamento, per cui non è possibile deferire l’approvazione alle commissioni (art. 72, comma 4 cost.).

Anche il potere esecutivo è coinvolto nel processo, poiché controfirma l’atto del presidente della Repubblica.

Non bisogna confondere la ratifica di un trattato con la firma. Quest’ultima non comporta nessun obbligo da parte degli stati, ma serve semplicemente ad autenticare il testo. È solo con la ratifica che il trattato assume efficacia giuridica.

Dati

Abbiamo esaminato la percentuale di disegni di legge di ratifica di trattati internazionali sul totale dei progetti presentati dal governo.

Dall’analisi è dunque emerso che negli ultimi anni è gradualmente aumentata la percentuale dei trattati, passata dal 35% sotto il governo Berlusconi al 62% sotto il governo Conte.

Sono stati considerati i provvedimenti presentati dal governo.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis.
(ultimo aggiornamento: venerdì 31 Maggio 2019)

È in particolare il governo giallo-verde ad aver presentato, in proporzione, pochi disegni di legge ordinaria. Infatti, rispetto al precedente governo Gentiloni, le ratifiche dei trattati internazionali sono aumentate, sul totale dei progetti presentati, di oltre 15 punti percentuali, superando così la metà del totale.

Analisi

Formalmente la ratifica dei trattati internazionali è un atto del presidente della Repubblica, controfirmato dal ministro proponente, a seguito (solitamente) dell'autorizzazione delle camere. Tuttavia, raramente nel passaggio parlamentare si discute del merito del testo, perciò si riduce l'autorizzazione alla ratifica in semplice un passaggio formale.

Questo dato può essere inserito all'interno di una riflessione più ampia sul ruolo del parlamento, la cui reale capacità di influire sulle politiche del paese è sempre maggiormente ridotta. Infatti i trattati hanno uno scarso peso politico e la loro trattazione in aula non è controbilanciata da un altrettanto tempo dedicato alla discussione di progetti di legge ordinaria, su cui il parlamento ha maggiore capacità di incidere. È questo il problema: in parlamento non vengono trattate, in proporzione, sufficienti leggi di natura ordinaria.

 

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