Cosa sono le green communities

Si tratta di progetti previsti dalla normativa in aree rurali e montuose. Hanno l’obiettivo di stimolare lo sviluppo sostenibile e l’autonomia dai grandi centri abitati.

Definizione

Le green communities sono piani di sviluppo sostenibile messi in atto a livello locale da piccole comunità con una serie di obiettivi. Come la gestione delle risorse del luogo per la produzione energetica, lo sviluppo del turismo sostenibile, l’integrazione dei servizi di mobilità con impatto minore, l’industria a “rifiuti zero” e la costruzione consapevole di strutture edilizie.

A livello legislativo, si inizia a parlare di green communities con la legge 221/2015 che promuove la predisposizione della rispettiva strategia nazionale. Non si specifica sul piano normativo una definizione precisa di questo modello ma si individuano i territori di applicazione, ovvero aree rurali e montane in cui c’è il desiderio di sfruttare le risorse presenti in un’ottica di sostenibilità ambientale senza tralasciare le implicazioni economiche e sociali.

[…] individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio, e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare […] un piano di sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista energetico, ambientale ed economico […]

Questi progetti vengono messi in atto dai sindaci dei piccoli comuni e dai referenti di unioni di comuni oppure unioni montane in stretta collaborazione con realtà industriali e del mondo no profit, con un’attenzione particolare alle innovazioni tecnologiche che possono essere applicate sul territorio.

Dati

Il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede degli incentivi per questo tipo di progetti. All’interno del piano è infatti presente una particolare misura relativa alla creazione di 30 green communities sul territorio italiano.

135 milioni € finanziamenti previsti dal Pnrr per l’investimento delle green communities.

Nell’attuazione di progetti di green communities, la tecnologia ha un ruolo importante. Si tratta secondo Uncem di un aspetto imprescindibile. Attraverso innovazioni su ampia scala locale si possono infatti ridurre i legami di dipendenza dai centri popolati.

Di questo vogliamo parlare. Di nuovi processi e nuove opportunità. Di tecnologia che fa bene alle aree interne del Paese, di rigenerazione di pezzi di territorio e di comunità che scelgono di puntare su nuovi obiettivi legati agli assi green e smart.

Uncem enfatizza come in questo senso la struttura smart grid possa essere di grande aiuto per lo sviluppo sostenibile delle piccole comunità. Si tratta di reti di distribuzione elettrica che gestiscono sovraccarichi e variazioni della tensione elettrica in modo più efficiente sfruttando determinati innovazioni tecnologiche. Anche per questo aspetto sono previsti dei fondi all’interno del Pnrr per il rafforzamento della rete.

3,61 miliardi € fondi previsti dal Pnrr per il rafforzamento della struttura smart grid.

Analisi

I progetti che il Pnrr finanzia in questo ambito hanno degli obiettivi ampi. Da una parte infatti si cerca di diminuire l’impatto ambientale migliorando l’efficienza e la capillarità della generazione di energia e gestione delle risorse e dall’altro di ridurre i divari di cittadinanza. Questa è una delle tre priorità trasversali presente all’interno del Pnrr a fianco di giovani e donne. Se per questi ultimi due aspetti la ragioneria generale dello stato aveva scritto dei report per definirne il monitoraggio, non è stato fatto lo stesso per questo ambito. La definizione degli obiettivi e il controllo dello stadio di avanzamento hanno un’importanza fondamentale, soprattutto all’interno di un progetto che può garantire numerose opportunità per il paese.

Un aiuto a livello finanziario può essere utile ma ci sono ulteriori difficoltà nell’applicazione di questo modello. La complessità nella definizione dell’ambito, non chiarissimo sul piano legislativo, è chiaramente un aspetto che incide sulla creazione di questi progetti. Dall’altra parte ci sono anche questioni legate ai territori, molto piccoli e sparsi, che dovrebbero strutturare questo tipo di interventi. Non bastano infatti soltanto gli interventi dei singoli sindaci, come puntualizzato da Uncem. In questo senso l’aggregazione di comuni in unioni può essere d’aiuto come altri tipi di associazioni locali.

Di certo non è possibile attuare tutto questo a livello di singolo Comune. La dimensione ottimale è quella dell’Unione montana, dell’ambito territoriale, della valle alpina.

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