Definizione

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna) sono definiti come “persistenti disturbi del comportamento alimentare associati a una alterazione della percezione corporea e del controllo del proprio peso e delle forme corporee, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico” (ministero della salute).

In questo quadro, per dipendenza da cibo (food addiction in inglese) si intende un comportamento alimentare che implica il consumo eccessivo di alimenti specifici, altamente appetibili (cioè cibi ricchi di sale, grassi e zuccheri) in quantità superiori al fabbisogno energetico omeostatico (Iss).

Dati

Il 28,8% degli alunni tra 11 e 17 anni presenta un profilo compatibile con una qualche forma di dipendenza da cibo, con profili di problematicità diversi. Nel 13,1% dei casi si identifica con una food addiction lieve, nel 6,4% moderata e in quasi un caso su 10 grave (9,3%). In termini assoluti quest’ultima categoria riguarda oltre 370mila minori.

Si tratta del 9,3% del campione. Se invece si considerano tutti quelli che presentano un profilo compatibile con qualche dipendenza da cibo il computo arriva a 1.152.308 di bambini e ragazzi tra 11 e 17 anni (il 28,8% del totale).

Altri dati, come quelli provenienti dagli accessi al pronto soccorso, mostrano che tali problematiche potrebbero aver avuto una crescita nel corso della pandemia. Nel 2021 sono stati 2.778 gli accessi in pronto soccorso di minori per sindromi e disturbi da alterato comportamento alimentare, in crescita del 10,5% rispetto al 2019. Un problema soprattutto tra le ragazze: l’incidenza femminile tra gli under 25 è infatti passata dal 61,1% del 2019 al 72,7% del 2021. Tra gli adolescenti maschi invece è più frequente l’abuso di alcol.