Quante e quali interrogazioni parlamentari riguardano i comuni commissariati

Un quadro aggiornato sulle interrogazioni parlamentari che riguardano lo scioglimento di comuni e altri enti, gli accessi in corso, o altri aspetti critici della vita delle amministrazioni locali.

Interrogazioni e interpellanze rientrano nell’attività di controllo che il parlamento esercita sul governo. Non di rado, le questioni poste di deputati e senatori toccano il tema dei commissariamenti degli enti locali.

I parlamentari infatti, nella loro attività di controllo sul governo, possono chiedere all’esecutivo informazioni sui commissariamenti, sugli accessi in corso, o su altri aspetti critici della vita delle amministrazioni locali. Per ragioni diverse: portare il caso all’attenzione nazionale, ottenere più informazioni di quelle già pubblicate o anche sollecitare un intervento del governo per il pieno ripristino della legalità.

In media, dal 2008 ad oggi, sono state presentate circa 35 interrogazioni all’anno riguardanti i commissariamenti.

 

LegislaturaInterrogazioni sugli scioglimentidi cui con risposta governo% risposta governo
XVI1879550,8%
XVII1534932,0%
XVIII2135827,2%
Intero periodo55320236,5%

 

La percentuale di risposta da parte del governo è calata nel corso degli anni. Nella XVI (2008-13) oltre la metà delle interrogazioni presentate ha ricevuto risposta, dato sceso al 32% nella XVII (2013-18). Nella legislatura attuale la percentuale si è abbassata ulteriormente.

FONTE: openpolis

La legislatura in corso

È interessante ricostruire quali aree del paese siano state più spesso sono oggetto di interrogazioni. È un indicatore indiretto per capire quali siano i territori più soggetti all'attenzione dei parlamentari nell'arco di una legislatura. In quella in corso prevalgono le interrogazioni su comuni ed enti situati nelle province del mezzogiorno.

FONTE: openpolis

Interrogazioni e interpellanze vengono presentate da uno o più parlamentari, anche di gruppi diversi. C'è comunque sempre un primo firmatario, che aiuta a capire l'iniziativa dell'atto a livello politico. Così da ricostruire il diverso grado di utilizzo di questo strumento da parte dei diversi gruppi parlamentari.

FONTE: openpolis

Altro aspetto interessante sono i motivi alla base dell'interrogazione. Questi possono essere i più vari, in particolare in una materia sensibile come i commissariamenti per mafia. Ad esempio, la richiesta di aprire una procedura di accesso in un comune, oppure di avere informazioni su un accesso in corso, o sollevare dubbi sulla legittimità dei decreti di commissariamento oppure per sollevare rilievi sull’attività della gestione commissariale.

Nella legislatura in essere, i motivi alla base delle interrogazioni sulle infiltrazioni della criminalità organizzata negli enti locali sono quelli indicati nel grafico.

FONTE: openpolis

Dalle interrogazioni si possono quindi ricavare una serie di informazioni aggiuntive (ad esempio sugli accessi in corso), che non vengono pubblicate nella gazzetta ufficiale, e non compaiono nei comunicati e nei documenti periodici del ministero dell'interno.

FONTE: openpolis

È per questa ragione che il monitoraggio degli atti parlamentari rientra nelle attività dell'osservatorio sui comuni e gli altri enti commissariati - curato da openpolis in collaborazione con Giulio Marotta.

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