Perché abbiamo inviato il quarto Foia al governo sul Pnrr Monitoraggio e trasparenza
Nonostante siano passati più di 5 mesi dall’approvazione del nuovo piano, il quadro è tutt’altro che definito. Per questo, nell’ambito della campagna “Dati bene comune”, abbiamo inviato una nuova richiesta di accesso agli atti.
lunedì 22 Aprile 2024 | Potere politico
- A distanza di 5 mesi dalla revisione del Pnrr mancano ancora molte informazioni. Per questo abbiamo deciso di inoltrare una nuova richiesta di accesso agli atti (Foia).
- Si tratta del quarto Foia che inviamo al governo sul Pnrr. Un'attività di pressione che ha portato a dei risultati.
- Il governo e gli altri soggetti coinvolti hanno pubblicato informazioni sul nuovo Pnrr. Il quadro tuttavia è ancora in evoluzione e molto nebuloso.
- Chiediamo dati sul quadro finanziario e sullo stato di avanzamento degli interventi.
A dicembre dello scorso anno il consiglio europeo ha dato il via libera alla revisione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nonostante siano passati più di 5 mesi, sono ancora molti gli aspetti poco chiari. Il decreto Pnrr quater e la quarta relazione del governo al parlamento sullo stato di attuazione forniscono qualche informazione generale sulla revisione, ma non sono assolutamente sufficienti per comprendere e monitorare il nuovo piano.
Tra le lacune più significative, tutt’ora non esiste un quadro finanziario aggiornato riguardante le varie misure del Pnrr a seguito della revisione. Inoltre non abbiamo ad oggi nessuna indicazione circa lo stato di avanzamento dei singoli progetti, con particolare riferimento alla spesa già sostenuta. Da notare a questo proposito che i ritardi nella realizzazione dei progetti, insieme all’aumento dei costi legati all’inflazione, sono stati utilizzati come giustificazione per chiedere la revisione del piano.
Per tutti questi motivi abbiamo deciso di inoltrare al governo e agli altri soggetti coinvolti una nuova richiesta di accesso generalizzato agli atti (Foia), la quarta con specifico riferimento al Pnrr. Come nei casi precedenti, l’iniziativa viene portata avanti con il sostegno dell’Osservatorio civico Pnrr, delle centinaia di organizzazioni aderenti alla campagna #DatiBeneComune e con l’assistenza dello studio legale E-Lex.
Riteniamo che questa mancanza di trasparenza, a due anni e mezzo dalla conclusione del piano, sia inaccettabile. Sia di fronte all’opinione pubblica che non ha la possibilità di effettuare attività di monitoraggio civico soddisfacenti, sia di fronte agli stessi decisori pubblici che non hanno a disposizione tutti gli elementi per scegliere quali azioni intraprendere nel migliore dei modi.
Abbiamo già presentato dei Foia sul Pnrr
È dall’avvio del piano che chiediamo al governo più informazioni e più trasparenza. Lo facciamo con i nostri articoli, ma anche attraverso formali richieste di accesso agli atti.
4 le richieste di accesso agli atti (Foia) sul Pnrr, che abbiamo inviato al governo dal 2022 a oggi.
Le risposte ricevute sono sempre state interlocutorie sia dal governo Draghi, a cui abbiamo inviato il primo Foia nel 2022, sia dal governo Meloni a cui abbiamo rivolto gli altri 3, incluso l’ultimo dello scorso 17 aprile. In genere si affermava che tutte le informazioni disponibili erano già pubbliche, anche se non era così. Tuttavia, anche se indirettamente, le nostre richieste e i nostri articoli hanno sortito degli effetti positivi.
Tra tutti, l’elenco dei progetti finanziati dal piano presente sulla piattaforma governativa Italia domani e aggiornato con cadenza trimestrale. Cosa prevedono tali opere e interventi, su quali territori e con quali importi. Dati che fino al marzo dello scorso anno non erano disponibili.
Come vedremo meglio nel prossimo paragrafo tuttavia i risultati raggiunti non sono ancora soddisfacenti. Ci sono infatti alcuni elementi fondamentali che mancano all’appello. Per questo la campagna Dati bene comune non si ferma.
Le informazioni disponibili attualmente
Ma perché quindi ci ritroviamo a dover presentare un nuovo Foia? Per rispondere a questa domanda è necessario ricostruire l’attuale contesto delle informazioni disponibili sul Pnrr. Come abbiamo spiegato in questo articolo infatti, alcuni dati e documenti pubblicati recentemente hanno aiutato a fugare qualche dubbio. Tuttavia ci sono ancora molte lacune. Mancanze che rendono impossibile una qualsiasi forma di monitoraggio civico adeguata.
Il governo non è ancora in grado di fornire informazioni adeguate sul Pnrr.
Il primo documento reso disponibile in seguito all’approvazione della revisione del Pnrr riguarda le scadenze. Su Italia domani infatti nel gennaio scorso è stato condiviso un dataset contenente la versione aggiornata degli obiettivi e dei traguardi che il nostro paese dovrà raggiungere fino al 2026.
È interessante osservare a questo proposito che c’è stato un ulteriore rilascio di tale dataset con data di aggiornamento al 15 marzo. Un’indicazione di come la situazione sia tutt’ora in evoluzione e poco chiara. Occorre precisare peraltro che continuano a mancare informazioni aggiornate sul livello di completamento delle diverse scadenze. Dati che vengono resi pubblici solo dopo l’invio alla commissione europea di una richiesta di pagamento semestrale.
Successivamente, il governo ha pubblicato la quarta relazione al parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr. Questo documento contiene diverse informazioni, tra cui una lista delle misure modificate o aggiunte. Inoltre fornisce indicazioni relativamente alla spesa sostenuta.
123 le misure del piano modificate o aggiunte.
Tuttavia i dati messi a disposizione non sono sufficientemente dettagliati. Per quanto riguarda le misure, ancora oggi non abbiamo un quadro finanziario aggiornato. Sappiamo infatti che molti degli investimenti previsti inizialmente sono stati dirottati su altri settori. Ad oggi però non sono disponibili dati sugli importi attribuiti a ciascuna misura del piano rivisto. Le uniche informazioni in questo senso riguardano la variazione degli importi a livello di componente e di amministrazione titolare.
Nuovo Pnrr, per il ministero delle imprese 9 miliardi aggiuntivi
Come variano gli importi del Pnrr tra le varie amministrazioni titolari a seguito della revisione del piano
FONTE: Elaborazione openpolis su dati quarta relazione del governo per il parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr
(ultimo aggiornamento: giovedì 22 Febbraio 2024)
Per quanto riguarda il secondo aspetto invece, quello relativo alla spesa, nella maggioranza dei casi le amministrazioni responsabili degli investimenti hanno trasmesso dati che non tengono conto della revisione del Pnrr. Inoltre il livello di spesa comunicato riguarda le diverse misure nel loro complesso ma non è disponibile un elenco dettagliato delle spese già sostenute per ogni singolo progetto.
Il governo ha successivamente emanato anche il cosiddetto decreto Pnrr quater che è attualmente all’esame del parlamento. In questo atto governativo sono contenute diverse indicazioni circa l’attuazione del nuovo piano. In particolare ci sono disposizioni riguardanti la modifica della governance. Sono poi presenti indicazioni per quanto riguarda le fonti di finanziamento a cui si attingerà per realizzare i progetti stralciati.
Successivamente alla pubblicazione del decreto, sono stati rilasciati dei dataset aggiornati al 15 marzo 2024 riguardanti i progetti. Tali informazioni, come si legge su Italia domani, dovrebbero tenere conto “delle modifiche apportate con la riprogrammazione, escludendo, nell’attuale pubblicazione, i progetti delle misure e submisure non più finanziate con risorse Pnrr”. Allo stato attuale però non sono ancora disponibili informazioni sullo stato di avanzamento fisico, finanziario e procedurale delle diverse opere.
Alla luce di quanto abbiamo appena visto, appare evidente come il quadro riguardante il nuovo Pnrr sia tutt’altro che chiaro. Per questo insistiamo nella nostra campagna per una maggiore trasparenza.
Cosa chiediamo
Le nostre richieste riguardano in particolare le misure e i progetti finanziati. Relativamente al primo aspetto, chiediamo tra le altre cose indicazioni circa il titolo e la descrizione di ciascuna riforma e ciascun investimento e delle eventuali sottomisure in cui questi si suddividono. Chiediamo inoltre che siano resi pubblici gli importi aggiornati assegnati a ogni misura, con la specifica indicazione della quota di prestiti e di sovvenzioni.
Chiediamo informazioni più dettagliate su misure e progetti.
Inoltre sono necessarie indicazioni, per ciascun investimento, circa l’ammontare di risorse destinato ai “progetti in essere” (interventi cioè che erano già previsti e che sono stati inseriti nel Pnrr) e a quelli nuovi (quelli elaborati ad hoc per intercettare i fondi del piano).
Relativamente agli interventi chiediamo poi informazioni chiare e dettagliate circa lo stato di avanzamento, in particolare quello finanziario.
Ad aprile saranno disponibili versioni aggiornate dei dataset già pubblicati e nuovi open data, tra cui l’iter di progetto con il dettaglio sull’avanzamento procedurale dei progetti, alla luce degli adempimenti previsti dall’articolo 2 del Decreto-legge 19 del 2 marzo 2024
Nonostante queste rassicurazioni, occorre rilevare come alla data odierna tali informazioni non siano ancora pubbliche e inoltre che non si fa riferimento ai dati sulla spesa.
Eppure questi dati sono presenti nella piattaforma Regis, l’apposito sito creato per rendicontare alle istituzioni europee quanto fatto dal nostro paese nell’ambito del Pnrr. Lo conferma, tra le altre cose, una memoria dell’ufficio parlamentare di bilancio pubblicata lo scorso dicembre in cui si fa esplicito riferimento allo stato di avanzamento dei progetti, incluse la uscite finanziarie.
A questo proposito, c’è da dire che il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto ha sempre affermato come i dati sulla spesa fossero sottostimati, scaricando la responsabilità di questa mancanza sui soggetti attuatori del piano, in particolare gli enti locali. Questi ultimi sarebbero colpevoli, secondo il ministro, di non aver aggiornato con sufficiente puntualità i dati presenti su Regis.
Quali che siano le reali motivazioni, non è più accettabile che queste informazioni non siano ancora nella disponibilità di cittadini e analisti ma anche degli stessi decisori. Come, ad esempio, i parlamentari che sono attualmente impegnati nella conversione in legge di un decreto senza avere a disposizione tutti gli strumenti per farlo. Per questo torniamo a chiedere con forza maggiore trasparenza.
Il nostro osservatorio sul Pnrr
Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.