Quanto spendono i comuni per le strade e il miglioramento della viabilità Bilanci dei comuni
Il trasporto su gomma è il più diffuso in molte zone dell’Italia. Di competenza di diverse istituzioni a vari livelli territoriali, le infrastrutture stradali sono fondamentali per la mobilità pubblica e privata. Vediamo quanto spendono i comuni per questo settore.
mercoledì 25 Novembre 2020 | Italie a confronto
Nella seconda metà del secolo scorso l’Italia, come gran parte dei paesi europei, è stata protagonista di uno sviluppo imponente delle infrastrutture legate alla mobilità. Se da una parte c’è ancora molto da fare nel settore del trasporto su ferro (dai treni extra-urbani alle reti metropolitane), dall’altra il nostro paese può vantare una delle reti autostradali più importanti d’Europa.
Tra i 28 paesi membri dell’Unione europea, infatti, nel 2016 l’Italia era quarta per estensione della rete autostradale, con 6.943 km, dietro solo a Spagna, Germania e Francia.
Il trasporto su gomma, sia esso su automobili private o su autobus pubblici, è il mezzo privilegiato in molte zone del paese, soprattutto dove la morfologia non consente interventi strutturali su ferro, come nelle zone montane e pedemontane. Secondo i dati Istat, nel 2018 circolavano in Italia 646 autovetture ogni mille abitanti.
Dove circolano di più le automobili in Italia
Numero di autovetture circolanti ogni 1.000 abitanti, diviso per provincia (2018)
I dati sono stati raccolti dall’Istat nell’ambito della “Rilevazione dati ambientali”, uno studio dell’istituto pubblicato annualmente a partire dal 2000. Si tratta di una rilevazione censuaria, sviluppata tematiche, per ciascuna delle quali viene somministrato un questionario dedicato. Sono considerate “circolanti” in un determinato territorio le autovetture intestate a persone fisiche o giuridiche residenti o con sede legale nel territorio di riferimento, secondo le risultanze del pubblico registro automobilistico.
FONTE: Istat - elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: lunedì 31 Dicembre 2018)
Con 771 automobili ogni mille abitanti è Isernia la provincia italiana dove circolano più autovetture, seguita da Aosta (759), Firenze (754), Perugia (745) e Biella (742). Nella mappa è evidente come le province dove circolano più autovetture si trovino soprattutto in corrispondenza delle due catene montuose alpina e appenninica.
Le spese dei comuni per infrastrutture stradali e viabilità
Nella gestione di strade e viabilità sono diversi i soggetti che hanno un ruolo, dall'azienda pubblica Anas alle amministrazioni territoriali.
Tra queste ultime, i comuni possono inserire in bilancio risorse in questo ambito, nella voce di spesa "viabilità e infrastrutture stradali", all'interno della missione "trasporti e diritto alla mobilità".
Questa voce include le spese per funzionamento, gestione, costruzione e manutenzione (ordinaria e straordinaria) delle infrastrutture stradali e delle vie urbane, ma anche di percorsi ciclabili e pedonali, delle zone a traffico limitato, delle strutture di parcheggio e delle aree di sosta a pagamento.
Possono comprendere le spese per la riqualificazione delle strade, come l'abbattimento delle barriere architettoniche, di attività come il rilascio delle autorizzazioni, i passi carrai, il funzionamento degli impianti semaforici e dell'illuminazione stradale. Alle volte in questa voce può essere inserito anche ciò che riguarda infrastrutture autostradali, ma di competenza dell'amministrazione comunale.
Per strade e viabilità Venezia e Firenze spendono di più, tra le grandi città italiane
Spesa pro capite per viabilità nelle città con più di 200.000 abitanti (2019)
I dati mostrano la spesa pro capite per cassa riportata nell’apposita voce di bilancio. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Tra le città italiane con più di 200mila abitanti, non sono disponibili i dati di Palermo e Catania perché alla data di pubblicazione non risultano accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2019.
FONTE: openbilanci - consuntivi 2019
(ultimo aggiornamento: martedì 31 Dicembre 2019)
Venezia e Firenze sono le grandi città che spendono di più per strade e viabilità, rispettivamente con 169,27 e 161,28 euro pro capite. Più distanti Napoli (l'unica grande città del sud nelle prime posizioni in classifica) con 139,66 euro, Padova (132,27) e Milano (125,05). Tra i comuni con più di 200mila abitanti è Verona quella a investire di meno: 54,13 euro pro capite.
Dal 2016 al 2019 il comune di Firenze ha incrementato la spesa per strade e viabilità del 90,5%
L'andamento della spesa pro capite nei bilanci dal 2016 al 2019
I dati mostrano la spesa pro capite per cassa riportata nell’apposita voce di bilancio. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Tra le città italiane con popolazione superiore a 200mila abitanti, sono state considerate le 5 che hanno speso di più per la voce considerata, nel 2019.
FONTE: openbilanci - consuntivi 2016-2019
(ultimo aggiornamento: martedì 31 Dicembre 2019)
Tra le città considerate, nel 2016 era Milano quella a investire di più per le strade. Tuttavia in 4 anni ha quasi dimezzato la sua spesa, passando da 212,86 a 125,05 euro pro capite. Anche Venezia, Napoli e Padova hanno ridimensionato le risorse per questo settore. Nel 2017 i tre comuni hanno speso cifre tra loro simili, con un calo drastico rispetto all'anno precedente. Nel periodo analizzato Firenze è l'unica ad aver incrementato gli investimenti, passando da 81,74 a 161,28 euro pro capite (+90,5% in quattro anni).
Quanto spende il tuo comune per le infrastrutture stradali e la viabilità
Spesa assoluta e pro capite in tutti i comuni italiani (2019)
Per sapere quanto viene speso nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.
I dati mostrano per ogni comune italiano la spesa totale e la spesa pro capite destinata a infrastrutture stradali e viabilità. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Non sono disponibili i dati di alcuni comuni perché alla data di pubblicazione non risultano accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2019.
FONTE: openbilanci - consuntivi 2019
(ultimo aggiornamento: martedì 31 Dicembre 2019)
Se analizziamo la spesa per la viabilità di tutti i comuni italiani il primato spetta a Vignola-Falesina (Trento), che investe 6.983,28 euro pro capite. Dopo la località trentina troviamo Celle di San Vito (Foggia) e Paisco Loveno (Brescia), rispettivamente con 5.696,49 e 5.682,7 euro pro capite.
Come detto, tra le grandi città Venezia è quella che spende di più. Abbiamo quindi allargato l'analisi alla sua area metropolitana, scoprendo che viene superata per spesa pro capite da altri comuni limitrofi.
Gli investimenti dei comuni per la viabilità nella città metropolitana di Venezia
Spesa pro capite per viabilità nella città metropolitana di Venezia (2019)
I dati mostrano la spesa per cassa riportata nell’apposita voce di bilancio. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Il dato non è disponibile per i comuni segnati in grigio.
FONTE: openbilanci - consuntivi 2019
(ultimo aggiornamento: martedì 31 Dicembre 2019)
Cavallino-Treporti è il comune che spende di più per il settore nell'area metropolitana di Venezia: 265,95 euro pro capite. Seguono San Michele al Tagliamento (250,08) e Caorle (241,60). Al quarto posto c'è il capoluogo, con 169,67 euro. Dei 44 comuni dell'area quello che spende di meno è Camponogara (36,50).
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I contenuti di questa rubrica sono realizzati a partire da openbilanci, la nostra piattaforma online sui bilanci comunali. Ogni anno i comuni inviano i propri bilanci alla Ragioneria Generale dello Stato, che mette a disposizione i dati nella Banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap). Noi estraiamo i dati, li elaboriamo e li rendiamo disponibili sulla piattaforma. I dati possono essere liberamente navigati, scaricati e utilizzati per analisi, finalizzate al data journalism o alla consultazione. Attraverso openbilanci svolgiamo un'attività di monitoraggio civico dei dati, con l'obiettivo di verificare anche il lavoro di redazione dei bilanci da parte delle amministrazioni. Lo scopo è aumentare la conoscenza sulla gestione delle risorse pubbliche.