Anche a Trieste va deserto il bando per l’accoglienza diffusa
Attraverso dati e interviste abbiamo analizzato i primi effetti del decreto sicurezza sul sistema di accoglienza, in particolare in quei territori in cui le prefetture non sono riuscite ad assegnare i bandi per la gestione dei centri.
giovedì 9 Gennaio 2020 | Migranti
Il Piccolo ha dedicato un articolo al bando della prefettura di Trieste per la gestione dell’accoglienza diffusa di chiedenti asilo e rifugiati che è andato deserto.
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L’articolo cita la seconda parte del nostro rapporto Centri d’Italia Errore di sistema in cui abbiamo approfondito proprio il tema dei bandi deserti.
Con il nuovo capitolato di gara, che è seguito al decreto sicurezza, al taglio dei servizi si è aggiunta una drastica riduzione degli importi messi a disposizione per la gestione dei centri. Per di più tra i tre tipi di centro ora previsti i tagli più consistenti coinvolgono proprio quelli che prevedono l’accoglienza diffusa in piccoli appartamenti. Proprio contro questo netto cambio di direzione si è sviluppata fin da subito la protesta degli enti gestori, che si sono opposti alle nuove regole sia dal punto di vista della sostenibilità economica sia contestando il taglio dei servizi disertando in molti casi i bandi proposti dalla prefettura.