Gestione dell’emergenza e norme in deroga
La compressione del diritto di accesso alle informazioni fa sempre leva sullo stesso argomento. E cioè che, durante eventi eccezionali, una gestione trasparente sia solo una perdita di tempo che ostacola la possibilità di agire e di raggiungere risultati in tempi brevi.
mercoledì 8 Aprile 2020 | Potere politico
Affari Italiani ha ripreso il nostro approfondimento “Perché è importante conoscere come si spendono i soldi nell’emergenza” in cui chiediamo ad Arcuri, Borrelli e Cannarsa di rendere pubblici i contratti stipulati per fare fronte all’emergenza Covid-19.
Il 31 marzo gli uffici del commissario Arcuri hanno pubblicato online la Mappa dei materiali distribuiti alle Regioni, iniziativa significativa che lo stesso Arcuri si è impegnato a migliorare inserendo anche tutti i dati sugli acquisti, con dettaglio su fornitori, quantità, sconti e modalità di ingaggio. Se lo sforzo è da apprezzare, il rischio che a dichiarazioni molto promettenti seguano rilasci di dati insufficienti o scarsamente riutilizzabili è sempre molto concreto.
La piattaforma appena pubblicata è un segnale importante, ma non si può non rilevare come i dati della “Mappa” possono essere esplorati ma non scaricati. Quindi non sono effettivamente pubblici, perché non possono essere riusati da chiunque voglia farlo, se non con costi e tempi insostenibili. Se fosse questa la modalità di rilascio anche dei dati su acquisiti e contratti pubblici, significherebbe non rendere davvero possibile alcun riutilizzo, analisi o approfondimento.