I salari in Italia nell’ultimo trentennio
Rispetto agli stati dell’Europa centrale e orientale, che hanno visto degli aumenti salariali consistenti partendo da livelli molto bassi, i paesi dell’Europa meridionale hanno registrato oscillazioni piuttosto modeste negli anni. L’Italia è l’unico ad aver visto diminuire i salari medi.
lunedì 8 Novembre 2021 | Europa
Anche sul Quotidiano nazionale – Il Giorno trova spazio il nostro approfondimento sui salari medi degli ultimi decenni in Italia e in Europa, che nelle ultime settimane è stato citato da diverse testate, televisioni ed esponenti politici.
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In tutto il continente europeo, negli ultimi 30 anni i salari medi annuali sono andati progressivamente aumentando. Fa eccezione l’Italia, dove nel 2020 si guadagna meno che nel 1990. È questo l’elemento di maggior interesse dell’approfondimento, ripreso dal quotidiano milanese.
L’aumento maggiore si è registrato nei paesi dell’ex blocco sovietico. In Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, ad esempio, il salario medio annuale è raddoppiato. Ma le percentuali più alte si riscontrano nei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), dove tra il 1995 e il 2020 i salari sono più che triplicati.