I salari medi e il caso dell’Italia
Se all’inizio degli anni ’90 l’Italia era il settimo stato europeo subito dopo la Germania per salari medi annuali, nel 2020 è scesa al tredicesimo posto, sotto a paesi come Francia, Irlanda, Svezia (che negli anni ’90 avevano salari più bassi) e Spagna.
sabato 16 Ottobre 2021 | Europa
Su diverse testate giornalistiche e agenzie, tra le quali LaPresse, vengono citati i dati del nostro articolo “Quanto guadagnano in media i cittadini europei“.
In sostanza viene ripreso un intervento pubblicato da Giuseppe Conte sui propri canali social, in cui cita l’andamento del salari medi in Italia e in Europa, oggetto del nostro approfondimento.
In tutti i paesi europei Ocse fatta eccezione per l’Italia, dal 1990 ad oggi il salario medio annuale è aumentato. In alcuni casi poi in maniera molto evidente.
L’aumento maggiore si è registrato nei paesi dell’ex blocco sovietico. In Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, ad esempio, il salario medio annuale è raddoppiato. Ma le percentuali più alte si riscontrano nei paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), dove tra il 1995 e il 2020 i salari sono più che triplicati.