Il calo dell’aiuto pubblico allo sviluppo italiano nel 2019
Con i dati sul 2019 si chiude un ciclo per la cooperazione italiana. Da un lato infatti si certificano come irraggiungibili gli obiettivi intermedi per il 2020 sull’aiuto pubblico allo sviluppo e dall’altro l’arrivo del coronavirus muta radicalmente lo scenario che abbiamo analizzato in questi anni.
venerdì 23 Ottobre 2020 | Cooperazione
La Repubblica ha dedicato un articolo al nostro rapporto sui fondi della cooperazione italiana nel 2019 “Cooperazione Italia, tra declino e un futuro sempre più incerto“.
L’Italia, come tutti i paesi del comitato Ocse Dac, si è impegnata a raggiungere entro il 2030 quota 0,7% nel rapporto tra aiuto pubblico allo sviluppo e reddito nazionale lordo (Aps/Rnl). Un impegno che cerca di rivitalizzare una promessa del tutto disattesa dalla maggior parte dei paesi donatori e di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario. Un anniversario in cui c’è poco da celebrare e che induce all’amara constatazione delle gravi conseguenze che questo fallimento ha avuto per i paesi più vulnerabili. Il nostro paese, come altri, si era però posto anche un obiettivo intermedio che consisteva nel raggiungere lo 0,30% Aps/Rnl entro il 2020.
Un traguardo raggiunto in anticipo ma solo momentaneamente nel 2017 a cui è seguita una forte riduzione che nel 2019 ha riportato il rapporto Aps/Rnl ai livelli del 2015, ovvero allo 0,22%.