Il divario tra il sud e il resto del paese, nel riconoscimento dei fabbisogni standard
Fatta eccezione per l’Abruzzo, tutte le regioni del Mezzogiorno chiudono la classifica relativa ai fabbisogni standard comunali.
lunedì 11 Novembre 2019 | Italie a confronto
La Gazzetta del Mezzogiorno ha ripreso in un articolo il nostro rapporto “Il calcolo disuguale” concentrandosi in particolare sui dati che riguardano la Basilicata.
I calcoli per definire il fabbisogno standard sono basati sulla spesa degli enti locali. Perciò i comuni che hanno spese nulle o limitate per i servizi si vedono riconosciuti fabbisogni bassi. Questo genera un paradosso. Territori che non spendono, per scarsità di risorse o perché del tutto privi di alcuni servizi, avrebbero più bisogno di altri di potenziare questo settore. Invece registrano fabbisogni standard inferiori, o addirittura nulli, rispetto a territori dove l’offerta di servizi è maggiore.