Il movimento 5 stelle e il contributo ai gruppi parlamentari
Il movimento 5 stelle sostiene spesso di non ricevere finanziamenti pubblici. Se è vero che il movimento non prende i fondi derivanti dal 2×1000 è anche vero però che riceve altre forme di finanziamento pubblico come i contributi ai gruppi parlamentari.
venerdì 17 Maggio 2019 | Potere politico
Un articolo de Il Giornale ha ripreso dati e analisi del nostro approfondimento “Anche il Movimento 5 stelle riceve finanziamenti pubblici“.
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Con la riforma del 2013 sotto il governo Letta in Italia è stato progressivamente eliminato il finanziamento pubblico diretto ai partiti. Nessun partito quindi dalle ultime elezioni politiche del 2018 ha più diritto ai rimborsi elettorali. Questo sistema è stato poi sostituito da meccanismi diversi, rimessi alla scelta volontaria del contribuente in sede di dichiarazione dei redditi (il 2×1000) o all’incentivo fiscale delle donazioni private verso i partiti.
Con l’abolizione dei rimborsi elettorali, i contributi ai gruppi parlamentari sono diventati la fonte principale di finanziamento per la politica italiana. Contributo che anche il Movimento 5 stelle riceve, e che nel totale della scorsa legislatura ha portato alle casse del partito guidato da Luigi Di Maio oltre 31 milioni di euro.
Nell’attuale legislatura il Movimento 5 stelle sarà, essendo il gruppo più numeroso in parlamento in entrambi i rami, il partito che riceverà la maggior somma da parte delle istituzioni per il funzionamento dei gruppi.